Servizi sociali, protezione civile, polizia locale, servizi demografici e settore istruzione: tutta la macchina comunale in piazza. Ma protagonisti indiscussi sono stati gli aspiranti chef e sommelier della scuola dell’Azienda speciale Paolo Borsa. Le due classi terze di cucina e sala bar (circa 23 ragazzi) hanno preparato 400 porzioni di risotto nelle due varianti: alla zucca e alla monzese con la luganega, guidati dai loro insegnanti Paolo Miloro, Fabio Todovento e Matteo Colzani di Sala bar. Dalle cucine della scuola hanno portato in piazza Trento e Trieste 16 chili di riso, altrettanti di luganega come di zucca, oltre a olio, aceto balsamico e parmigiano. E così, la piazza del Comune si è trasformata in un ristorante a cielo aperto, con un rincorrersi di aromi tra spezie, luganega e zafferano. La particolarità: la zucca era a chilometro zero, nel vero senso della parola.
"Viene coltivata nelle serre attigue alla Villa Reale – fa notare la coordinatrice della scuola, Paola Scorzin – dagli studenti del percorso di formazione per operatore agricolo. Perciò i prodotti vengono portati direttamente dal campo alla cucina". Un modo elegante per creare aspettativa rispetto alla riapertura stagionale del ristorante didattico aperto al territorio, in calendario per giovedì 17, a scuola. La scuola Paolo Borsa è un Centro di formazione professionale che forma operatori informatici, agricoli, di cucina e di sala bar. Dal prossimo anno scolastico si amplierà ulteriormente: "Stiamo lavorando per aprire la nuova qualifica di “operatore agricolo e di allevamento animali“ anticipa la professoressa Scorzin. Da dicembre Regione Lombardia approverà la nuova offerta formativa per ampliare l’indirizzo agricolo, ben collaudato e gettonato dalle famiglie, all’allevamento. Naturalmente la scuola/azienda speciale non avrà la possibilità di ospitare e prendersi cura di mucche, cavalli e conigli, perciò si appoggerà alle aziende agricole del territorio, con cui stanno già prendendo forma le collaborazioni. Da domani i ragazzi partiranno per le esperienze di alternanza scuola-lavoro che dalla seconda alla quarta occupano 400 ore all’anno. Ma attorno al “ristorante“ degli studenti, il Comune ha messo in piazza anche gli altri servizi dedicati ai monzesi. A cominciare dalle scuole, in particolare dalle mense in collaborazione con l’azienda Sodexo che sforna 6mila pasti all’anno per tutte le scuole dall’infanzia alle medie: ha predisposto i laboratori di educazione alimentare, introdotti da un buffo Chef Rigolò. Presentata anche l’esperienza della classe quinta della scuola primaria Dante di Monza che ha vissuto il progetto fra educazione al gusto, all’ambiente e alla sostenibilità contro lo spreco alimentare. Mentre allo stand della protezione civile i cittadini hanno chiesto maggiore tempestività nella rimozione dei detriti che ostacolano il Lambro durante le piene. Ma "per intervenire occorrono le condizioni – fa osservare il coordinatore del Gruppo di protezione civile, Mario Stevanin –, le piene di settembre hanno portato quintali di detriti per la cui rimozione occorrono mezzi e situazioni adatte".
C.B.