VERONICA TODARO
Cronaca

Addio al Magic Movie di Muggiò: multisala raso al suolo. Ora è caccia ai fondi per l’intera bonifica

Lo scheletro è un accumulo di detriti, mancano i due piani interrati. Il neosindaco Messina: "Sull’esterno costi e tempi da quantificare"

La struttura chiusa dal 2006 contava 15 sale e negozi per 25mila metri quadrati di superficie e 37mila di parcheggio

La struttura chiusa dal 2006 contava 15 sale e negozi per 25mila metri quadrati di superficie e 37mila di parcheggio

Muggiò (Monza e Brianza), 30 giugno 2024 –  Entra nella fase finale la demolizione dell’ex cinema multiplex. Se però la carcassa ormai è solo un accumulo di detriti, manca ancora tutta la parte delle fondamenta da sradicare. La conferma arriva dal neo eletto sindaco Michele Messina, che da anni segue le vicende del Magic Movie Park. "La parte esterna è stata completamente abbattuta, ormai siamo agli sgoccioli. Ma il complesso aveva anche due piani interrati, bisognerà procedere anche all’abbattimento di tutta quella parte non visibile".

La struttura polifunzionale, in totale abbandono dal 2006, con 15 sale e spazi commerciali per una superficie di circa 25mila metri quadrati più un parcheggio da circa 37mila metri quadri sarà oggetto di una importante riqualificazione, su cui ha lavorato negli ultimi dieci anni l’amministrazione guidata dalla sindaca Maria Fiorito, che si era aggiudicata il sito attraverso un’asta.

"Ora faremo il punto della situazione perché la parte più delicata è quella della bonifica delle aree esterne, con costi e tempi ancora da quantificare. Una volta sciolto questo nodo, il nostro obiettivo sarà quello di concentrarci sul progetto di recupero dell’area e della sua riqualificazione", dice Messina. La bonifica propedeutica alla demolizione dell’edificio era già stata fatta dall’azienda che si sta occupando della demolizione: erano stati asportati e smaltiti i materiali isolanti classificati come pericolosi e con il successivo intervento di strip out , ossia lo smontaggio selettivo, sono stati rimossi i restanti materiali. Le aree esterne sono state ripulite e messe in condizione di sicurezza, rimuovendo la vegetazione e la maggior parte dei rifiuti abbandonati.

La seconda fase, iniziata nella metà di giugno, vede impegnate le squadre speciali della stessa azienda, la Aseco Srl di Bergamo, coadiuvate da un parco mezzi costituito da escavatori cingolati, dotati di attrezzature oleodinamiche per la demoliz

ione selettiva, la prefrantumazione e l’ulteriore separazione dei materiali derivanti dalla demolizione. "Una ulteriore attività è prevista a partire dal prossimo mese – si legge sul sito della stessa azienda – e consisterà nel recupero in sito delle macerie da demolizione che verranno trasformate in EoW (End of Waste) permettendo il ricollocamento in sito dei materiali trattati. Da una prima stima si ipotizza di recuperare almeno il 90% dei materiali inerti. I tecnici ambientali dell’azienda stanno procedendo con una campagna di campionamento dei materiali da demolizione per determinarne la compatibilità ambientale e la rispondenza alla normativa vigente in materia di recupero di rifiuti a mezzo impianto mobile". L’impatto ambientale è stato ridotto al minimo evitando un aggravio di costi per l’amministrazione comunale e un inutile trasporto su gomma dei rifiuti prodotti. Al termine, l’area di sedime dell’edificio e le aree di pertinenza circostanti saranno interessate da interventi generali di riqualificazione naturalistica e connessione ecologica, tra cui ad esempio il rimboschimento e parco a verde attrezzato.

Un intervento al momento stimato in 2,5 milioni di euro, di cui circa 2 ottenuti partecipando ad un bando del Pnrr. Inoltre, nella più ampia operazione di rigenerazione urbana derivante dall’abbattimento dell’ecomostro, si inserisce la deimpermeabilizzazione di una porzione del parcheggio ex Multiplex per una superficie di 4.752 metri quadrati, per avviare un percorso di restituzione di aree attualmente cementificate al verde del Parco Grubrìa. "Si tratta di una delle restituzioni ambientali più importanti del territorio – conclude il sindaco – per dare una svolta ad un’area di degrado e ridare all’intera comunità un patrimonio verde".