Roncello (Monza Brianza), 29 Maggio 2024 – A settembre il processo di appello per la “mantide della Brianza”. Lo discuterà, per ribaltare la sentenza del Tribunale di Monza di condanna a 16 anni e 5 mesi di reclusione, la difesa di Tiziana Morandi, accusata di avere narcotizzato e derubato nove uomini tra i 27 e gli 84 anni.
La 48enne di Roncello, arrestata a luglio 2022 e ancora detenuta in carcere, è imputata di una ventina di reati che vanno dalla rapina alle lesioni, dall’utilizzo indebito di carte di credito alla violazione della legge sugli stupefacenti e anche di avere procurato alle vittime uno stato di incapacità di intendere e di volere con la somministrazione delle benzodiazepine.
Su nove parti offese, si è costituito parte civile soltanto un 28enne di Trezzo sull'Adda, che ha ottenuto un risarcimento dei danni. “Deve avermi drogato, sono uscito di strada con l'auto e sono finito in ospedale, ma non ricordo niente”, sostiene il giovane che tra gli ultimi ha presentato una denuncia nei confronti di Tiziana Morandi. Per la pubblica accusa, che aveva chiesto la condanna a 15 anni di reclusione, la “mantide della Brianza” sceglieva come agire a seconda dell'età delle vittime: massaggi per i più giovani, raccolte per beneficienza per i più anziani.
“Che non sia morto nessuno è soltanto frutto del caso”, ha detto al processo il pm Carlo Cinque. "Forse loro volevano qualcosa di diverso e per ripicca mi hanno denunciata. Ma io facevo solo massaggi. Non ho derubato nessuno", sostiene invece la 48enne. L'assoluzione per insufficienza di prove o quantomeno la diminuzione della pena per seminfermità mentale sono invece le richieste che riproporrà in appello il 25 settembre il difensore dell'imputata, Angelo Leone, secondo cui Tiziana Morandi "soffre di un disturbo della personalità con tratti antisociali e evitanti".