Si è aperto stamattina davanti alla Corte di Appello di Milano il processo di secondo grado per la "mantide della Brianza" Tiziana Morandi. La 48enne di Roncello in Brianza è stata condannata dal Tribunale di Monza a 16 anni e 5 mesi di reclusione per avere narcotizzato e derubato nove uomini tra i 27 e gli 84 anni.
Arrestata a luglio 2022 e ancora detenuta in carcere, è imputata di una ventina di reati che vanno dalla rapina alle lesioni, dall’utilizzo indebito di carte di credito alla violazione della legge sugli stupefacenti e anche di avere procurato alle vittime uno stato di incapacità di intendere e di volere con la somministrazione delle benzodiazepine.
Su nove parti offese, si è costituito parte civile però soltanto un 28enne di Trezzo sull'Adda, che ha ottenuto il riconoscimento di un risarcimento dei danni. Oggi il difensore della Morandi, l'avvocato Angelo Leone e l'avvocata della parte civile, Barbara Giulivi, hanno concordemente chiesto ai giudici milanesi un rinvio perché la mantide vuole pagare un risarcimento dei danni ma l'accordo non si è ancora perfezionato. Il versamento servirebbe alla difesa ad ottenere un'apposita attenuante che potrebbe comportare una diminuzione della pena. Si torna in aula il 10 dicembre.