Quando si parla di mountainbike a Giussano è inevitabile pensare a Marco Aurelio Fontana, il campionissimo conteso da due città brianzole, giussanese di nascita e cesanese di residenza. Il suo nome è noto a livello internazionale anche tra coloro che non hanno mai seguito le vicende del ciclismo: aveva destato enorme scalpore la medaglia di bronzo conquistata con grande tenacia alle olimpiadi di Londra 2012. In gara, mentre era nel gruppo di testa, aveva infatti perso la sella della bicicletta. Tutti si sarebbero arresi: lui era rimasto in piedi sui pedali ed era arrivato terzo. Prima medaglia olimpica di un italiano nella mountainbike.
Il ritorno in patria, dopo quell’episodio, era stato trionfale: splendido esempio di atleta che non si arrende davanti alle avversità. Giussano e Cesano Maderno avevano voluto celebrare la sua grandezza. Lui, con la sua umiltà e la sua grinta, aveva messo d’accordo non solo le due città brianzole ma anche tutta l’Italia del pedale. Campione lo era davvero. La sua carriera, sebbene quell’episodio della sella rimarrà nella storia del ciclismo, è fatta anche di altri momenti importanti. Il metallo più prezioso, quello che luccica di più, Fontana l’ha comunque infilato al collo togliendosi delle belle soddisfazioni in ogni angolo del pianeta. Basti citare le tre vittorie ai campionati mondiali (nel 2009, 20212 e 2013). Nella sua bacheca, quella internazionale, figurano complessivamente una quindicina di medaglie.
G.Gal.