Villasanta (Monza e Brianza)- Scegli il lavoro che ami e non dovrai lavorare neppure un giorno della tua vita. Antica saggezza orientale per una (felice) donna di oggi, con lo sguardo rivolto al futuro. Maria Ubiali, 43 anni, brianzola di Villasanta (Monza), è una scienziata: professoressa di Fisica Teorica all’Università di Cambrigde. Ha scoperto la sua vocazione negli anni del liceo: "Un’illuminazione". Oggi è entrata nella prestigiosa classifica delle “Inspiring Fifty“: la giuria ha nominato Ubiali tra le 50 donne role model per l’innovazione e la tecnologia in Italia. Un esempio che viene da lontano, si diceva. La “folgorazione“ allo scientifico Frisi di Monza, 20 anni da ricercatrice con contratti di volta in volta rinnovati nei più prestigiosi atenei europei. Un marito (e collega di studi), Giacomo, sempre al suo fianco. Un progetto di vita familiare che ha visto l’arrivo di tre figli (oggi di 12, 9 e 6 anni). "La passione per la fisica è arrivata quasi per caso – racconta Ubiali –. Quando iniziai il liceo volevo diventare medico. Poi, durante un incontro al Frisi con una ricercatrice in fisica delle particelle, è scoccata la scintilla".
La curiosità sboccia in amore di lì a poco, quando Maria Ubiali inizia a guadagnare qualche soldo come baby sitter: i genitori dei bambini che curava erano due fisici. Un segnale dal cielo. "Il padre diceva: “Siamo artisti che non sanno disegnare“. Ero ammaliata da quella frase, ma soprattutto dalla passione che metteva nel lavoro. Parlava di scienza con gli occhi sognanti di un bimbo". Salto avanti nel tempo: la laurea in Fisica Teorica all’Università degli Studi di Milano. "Ero affascinata dalla matematica perché definisce in modo semplice ed elegante le cose complicate". La tesi a Genova, poi la ricerca accanto al fisico Giovanni Ridolfi. "Un maestro", per la professoressa Ubiali: "A 50 anni era ancora innamorato della disciplina e trasmetteva ai suoi studenti la curiosità che deve sempre accompagnare il lavoro di uno scienziato".
Seguono un dottorato in Statale e poi, quasi per gioco, l’idea di provare a guardare anche oltre, e lontano. Nuova tappa: il concorso di dottorato vinto a Edimburgo. "Tutto è successo molto velocemente. Avevo 24 anni, mi dovevo sposare con Giacomo, anche lui fisico. Il giorno dopo il matrimonio siamo volati in Scozia. Mio marito aveva trovato lavoro in Italia, ma abbiamo voluto tentare ugualmente lanciando il cuore oltre l’ostacolo". Un’altra scommessa vinta, ma mica è stata semplice. Ubiali sbarca a Edinburgo senza parlare l’inglese, frequenta un corso di lingua intensivo per poter iniziare l’avventura accademica e inaugurare questa nuova stagione di vita all’estero. "La nostra casa era aperta al mondo – sorride Ubiali – Con un viavai di amici e colleghi conquistati soprattutto dalla cucina italiana".
Il percorso è tracciato. Vita matrimoniale e lavoro oltre confine. Trasferte di mesi o anni per dottorati in Belgio e poi in Germania, ad Aquisgrana: "Non sono mancati momenti di difficoltà e sconforto". Ma l’entusiasmo che Ubiali aveva incontrato negli occhi di chi l’aveva fatta innamorare della fisica, il professor Ridolfi, è il motore che la spinge ad andare avanti. C’è sempre un mentore, un role model , sulla strada di ciascuno.
Prima di rientrare in Gran Bretagna, Ubiali diventa mamma. E proprio mentre assume l’incarico e sale in cattedra a Cambridge ("Un posto a tempo indeterminato: in Italia sembrava utopia") arriva il terzo figlio. Una "gioa enorme" per l’ex ragazza del Frisi che nel frattempo insegna anche in un college femminile (dove ispira e incoraggia le allieve a studiare le materie Stem). "Sono stata molto fortunata. I miei genitori mi hanno sempre spronata a svolgere il lavoro che mi rendeva felice. Mio marito mi ha aiutato e mi aiuta ancora, seguendo i bambini e permettendomi di viaggiare per i convegni internazionali più importanti".
Con un approccio alla vita molto diverso, in Gran Bretagna. "Abbiamo avuto 23 ragazzi alla pari che ci hanno aiutato. I nostri figli hanno imparato a condividere e vivere con gli altri". Certamente la politica universitaria inglese ha sostenuto la passione di Maria e anche la sua condizione di giovane mamma. "Quando ho annunciato che ero incinta per la terza volta il mio responsabile ha accolto la notizia con estrema gioia, confidandomi che lui di figli ne aveva sei. Le mamme e i papà vengono sostenuti. Certo, non è stato facile: abbiamo dovuto fare molti sacrifici, anche economici. Ma i risultati sono arrivati". La scintilla per la fisica scoccata al liceo è sempre accesa. Professoressa Ubiali, role model , una delle 50 donne più influenti nel mondo dell’innovazione. L’Italia del futuro, a Cambridge.