FABIO LUONGO
Cronaca

Martina Monti, da Monza a Hollywood: le recite in cameretta sognando Scorsese

Il diploma al liceo scientifico Frisi, poi gli studi in giro per il mondo "Fin da bambina ho sempre voluto diventare un’attrice Per riuscirci ho dovuto trovare il coraggio di andar via dall’Italia"

Monza, 14 settembre 2023 –  Dalla Brianza a Hollywood seguendo il filo del recitare. "Quella per il cinema è una passione che avevo fin da piccola, il voler fare l’attrice è una cosa che ho sempre avuto in testa". Così, dopo essersi formata con questo obiettivo, 4 anni fa se n’è andata dall’Italia alla volta degli Stati Uniti e da allora si sta costruendo una carriera nel mondo della settima arte, con già all’attivo diversi film, serie tv, sit-com e cortometraggi. È la storia della 28enne monzese Martina Monti, che dopo aver studiato al liceo Frisi si è laureata al Dams, il corso di Discipline artistiche, della musica e dello spettacolo dell’università di Bologna; quindi un master allo Iulm di Milano in scrittura e sceneggiatura e poi la partenza per gli Usa.

“Prima sono stata un po’ a New York e San Francisco, da 3 anni sto a Los Angeles – racconta –. Ho sempre voluto fare l’attrice: fin da piccola mi piaceva giocare interpretando dei personaggi, anche quando non sapevo che quello fosse recitare".

"Mi piaceva vedere film e interpretare con mia sorella i personaggi di Harry Potter – ricorda –. Quindi la passione per il cinema l’ho sempre avuta. Da adolescente ho iniziato a guardare i film di Scorsese e altri grandi registi e ho iniziato a pensare e a progettare, dal punto di vista pratico, quello che avrei potuto fare per raggiungere il mio obiettivo". "Sapevo di voler venire in America, attratta da Hollywood e dalle tante possibilità che, in questo campo, in Italia non ci sono – continua Martina –: l’ambiente del cinema italiano è molto più ristretto. Ma non poteva essere una cosa immediata, occorre una certa maturità per trasferirsi e farcela, anche per cavarsela nelle cose più pratiche". Il passo è stato perciò quello degli studi al Dams.

"L’ho scelto perché è l’università che in Italia offre il programma migliore in relazione al cinema, anche se sono studi teorici – spiega l’attrice –. Poi ho fatto un Erasmus ad Amsterdam per imparare meglio l’inglese. Quindi mi sono dedicata alla pratica: allo Iulm ho seguito un master in sceneggiatura e ho lavorato per alcuni mesi nella casa di produzione Fandango". Da lì il salto in America.

"Ho studiato recitazione all’università, alla Ucla di Los Angeles, e poi in corsi intensivi in altre scuole come la Lee Strasberg – dice –. Intanto ho fatto qualche cortometraggio e l’episodio pilota di una sit-com, e a gennaio di quest’anno ho cominciato a lavorare in maniera effettiva. A febbraio ho girato il corto “Seen“, che ho anche scritto e prodotto, ed è stata un’esperienza interessante perché ho potuto seguire tutte le fasi: tratta il tema della violenza sessuale ed è ispirato a una storia realmente accaduta. Ho lavorato in vari film, corti e serie tv, e recitato come attrice protagonista in sette progetti. Al momento sto girando, sempre come attrice, un film che si chiama “Blumoon romance“, una rivisitazione della storia di Peter Pan ambientata ai giorni nostri". "Il mondo del cinema americano – riflette – è un’industria enorme, all’inizio serve tempo per orientarsi, occorre conoscere gente per portare avanti progetti insieme, creare contatti e connessioni. Ma sono contenta, sta andando bene: è un ambiente talmente competitivo, sono felice dei risultati che sto avendo. Ho fatto una scelta che non rimpiango".