Domenico "amava tantissimo la montagna". Domenico Briganti faceva l’ingegnere, ma appena poteva staccava dalla città per andare a camminare in montagna o a fare qualche ferrata. Originario di Reggio Calabria ma residente da qualche anno a Meda, 35 anni, anche domenica era andato in montagna. E lì ha perso la vita, mentre cercava di raggiungere la cima del Pizzo Alto, sul Legnone sopra Premana nel Lecchese. Forse per la presenza di ghiaccio e neve è scivolato per un centinaio di metri sotto la vetta ed è morto. A dare l’allarme è stata un’amica con cui Domenico aveva deciso di trascorrere la giornata in quota. Insieme volevano raggiungere la cima del Pizzo Alto, ma durante la salita la ragazza non si è più sentita di proseguire. Vinta dalla stanchezza ha deciso di fermarsi e poi di tornare a valle. Domenico, invece, ha preferito comunque proseguire da solo.
Dopo alcune ore, non vedendolo più rientrare ha lanciato l’allarme. Immediatamente sono partite le squadre del Soccorso alpino che, in quota, hanno trovato gli occhiali di Domenico. Il corpo ormai senza vita dell’escursionista è stato ritrovato intorno a mezzanotte. Sono quindi cominciate le complesse operazioni di recupero che si sono concluse soltanto all’alba di lunedì. "Viveva da solo, aveva dei coinquilini a cui affittava un paio di stanze, la famiglia abita in Calabria. Amava tantissimo la montagna, aveva fatto anche un corso di alpinismo recentemente – racconta un’amica che talvolta andava con lui in montagna –. Ci andava tutti i weekend, a camminare ma anche per fare delle ferrate. Con il corso che aveva seguito voleva proprio approfondire l’alpinismo".
E ancora , "era sempre sorridente, la classica persona con cui non ti annoi mai, ti strappava sempre un sorriso. So che sembrano le solite frasi che uno dice quando uno muore, ma Domenico era veramente così, pieno di entusiasmo e con un sorriso per tutti". "Era un ragazzo davvero in gamba – lo ricorda un altro amico di Monza –, lavorava per un’azienda ed era curioso, si informava di geologia, di ambiente, delle montagne sapeva molto. Tanto che ha deciso di fare un corso, proprio perché era una persona molto cauta. È incredibile sapere che proprio Domenico, così preciso e attento, ha fatto questa terribile fine". La pagina Facebook di Domenico nelle ultime ore è una raccolta di dolore e ricordi affettuosi tra i post che il giovane ingegnere civile laureatosi al Politecnico di Milano pubblicava sulla montagna e sulla sua Calabria. Un mese fa aveva pubblicato suggestive fotografie dalla Capanna Giovanni Gnifetti di Gressoney-La-Trinité, in Valle d’Aosta, scrivendo: "Non ci sono parole! Venite a godervi panorami mozzafiato e la quiete di ottobre del Monte Rosa".