SONIA RONCONI
Cronaca

Meda, morto Ezio Longhi: è stato uno dei padri del design d’arredo italiano

Si è spento a 94 anni il fondatore della Elam: disegnò le cucine scelte da Agnelli e Mondadori

Il designer Ezio Longhi si è spento a 94 anni

Meda (Monza e Brianza), 3 ottobre 2023 – Ezio Longhi, pioniere del design d'arredo italiano e fondatore della ditta Elam, si è spento a 94 anni. Aveva raccontato la sua storia nel libro “Diario di un falegname”.

La vita

Rimasto orfano di padre a soli 14 anni per colpa della tubercolosi, Longhi decise di portare avanti l’attività di famiglia: produzione di fusti per salotti in stile “Chippendale”, contraddistinti da linee curve ed elaborate, per i tappezzieri della zona. Alla sera frequentava la scuola di disegno dove l’architetto Lorenzo Rho teneva il corso di disegno moderno, al quale Longhi si appassionò in modo particolare. Nel 1945 iniziò a disegnare salotti moderni. Il salto di qualità e di successo avvenne alla metà degli anni ’60, quando conobbe Marco Zanuso, con il quale realizzò la prima cucina Elam.

I meriti

Ezio Longhi fu riconosciuto da giornalisti ed esperti come uno dei “padri fondatori” del design, conquistandosi una posizione di rilievo insieme con altri grandi nomi. Ezio fu anche innovativo nella distribuzione moderna delle sue cucine e oggetti di arredo in negozi monomarca a Milano, Como, Monza, Varese e Roma.

L’impegno per Meda

Oltre a portare il “Made in Meda” nel mondo, come altri imprenditori e benefattori di Meda, contribuì al sostegno di attività sociali, come gli aiuti all’asilo Maria Bambina, allora unica realtà educativa, prima che fossero create le scuole comunali dell’infanzia.

Scelto dai vip

Sono rimasti celebri nel tempo la celebre cucina E5, la prima italiana di design, “la cucina più bella del mondo”, come veniva descritta nella pubblicità, che finì perfino nelle case di Agnelli e Mondadori, l’armadio E6 e le sedie “Minisi”.

Il riconoscimento

Seguirono negli anni molti altri colpi di genio, che hanno portato la “Elam” in vetta al settore. Il noto giornalista Giorgio Bocca così ha scritto di Ezio Longhi: “Fino a ieri credevo che far mobili in Brianza fosse una questione di colla, di legno, di vernici, di soldi, ma poi ho conosciuto i Busnelli, i Longhi, i Cassina e ora credo di sapere che è tutt’altra cosa”.

Sonia Ronconi