Meda, 30 dicembre 2018 - Sul territorio comunale sorgerà presto un parco inclusivo dove tutti, ma proprio tutti, potranno giocare liberamente abbattendo ogni forma di barriera. Non si tratta di una promessa elettorale: c’è già un progetto sul tavolo, c’è già lo stanziamento necessario per realizzare l’opera. E, soprattutto, c’è anche la voglia di arrivare in fretta al risultato finale.
«Il parco inclusivo – spiega il sindaco Luca Santambrogio, che ha annunciato in questi giorni l’iniziativa della squadra di governo cittadino – potrebbe già essere inaugurato nel mese di settembre. Sorgerà in via Manzoni, area scelta dopo attente valutazioni. Alla fine è quella che abbiamo ritenuto più adatta, perché ha molti abitanti ma ben pochi servizi». Bisogna avere un po’ di pazienza, poi si potrà usufruire di questo spazio verde attrezzato, con ben tre porte d’accesso. Il primo cittadino garantisce che non mancheranno i parcheggi per permettere a tutta la cittadinanza di vivere momenti di divertimento e spensieratezza nella nuova opera.
Santambrogio di certo non è uno che quando pensa ai progetti punta al ribasso: in passato, quando era assessore alla Cultura, aveva dato vita alla Medateca che, a tutt’oggi, è una delle biblioteche più belle della Brianza. Ora, da sindaco, apre il suo sguardo su altre necessità del territorio mettendo a disposizione 600 mila euro per il parco inclusivo. «Chi lo considera un parco per disabili – commenta Santambrogio – è fuori strada. Sarà sicuramente accessibile anche a loro, ma è un parco per tutti, ricco di attrazioni. Dalla pista per le biglie rialzata, alla staccionata con i buchi per giocare a nascondino, all’area ricreativa con tavoli e panchine, senza dimenticare il piccolo anfiteatro che potrà ospitare spettacoli. Gli spazi gioco saranno due: uno per i più piccoli, dotato delle classiche attrezzature (scivoli, castelli, altalene), uno per i più grandi che potranno beneficiare anche di un’area dedicata alla lettura».
Il tutto, naturalmente, sarà reso più elegante con elementi d’arredo, il bar attrezzato per le feste, piste ciclabili e pedonali, cura per il verde con la messa a dimora di numerosi alberi. «Ricostruiremo una macchia urbana autoctona – conclude Santambrogio – con querce, betulle, platani, carpini, pini. Un parco a misura d’uomo dove tutti possano sentirsi a loro agio grazie alle tante possibilità che offrirà e all’eliminazione di ogni forma di barriera».