CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Metalmeccanici in sciopero . In piazza sfila la rabbia: "Serve il rinnovo del contratto"

Monza, Occhiuto (Fiom Cgil): è necessario per aumentare i salari

I manifestanti hanno invaso le strade di Monza Metalmeccanici in sciopero per otto ore: l’obiettivo è il rinnovo del contratto nazionale

I manifestanti hanno invaso le strade di Monza Metalmeccanici in sciopero per otto ore: l’obiettivo è il rinnovo del contratto nazionale

Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm hanno monopolizzato le strade di Monza ieri mattina per lo sciopero di 8 ore dei metalmeccanici: l’obiettivo è la riapertura del tavolo per rinnovare il contratto nazionale sulla base della piattaforma unitaria di Fim-Fiom-Uilm. "Federmeccanica e Assistal stanno impedendo la ripresa della trattativa - sottolinea Pietro Occhiuto, segretario generale Fiom Cgil Monza e Brianza - negando il diritto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori al rinnovo del contratto che, mai come in questa fase, è necessario per aumentare il salario e migliorare le condizioni di 40mila lavoratori brianzoli". Scioperi, mobilitazione e blocco dello straordinario e delle flessibilità, sono gli strumenti utilizzati per superare l’intransigenza di Federmeccanica e Assistal.

"È importante rinnovare il contratto in tempi rapidi - continua Occhiuto - per dare certezze alle lavoratrici, ai lavoratori e a tutte quelle imprese che scelgono regole certe per difendersi dalla concorrenza sleale del dumping contrattuale che penalizza salari e riduce diritti e tutele". Anna Mazzola, delegata Rsu Worthington Srl-Flowserve, auspica che con il nuovo contratto venga approvata la settimana lavorativa di quattro giorni, che renderebbe più facile la conciliazione lavoro/famiglia. Lavoratori e cittadini scendono in piazza per chiedere attenzione sui temi caldi al momento. Domenica 6 aprile, alle 16, in piazza Trento e Trieste, sarà la volta di Acli, Uil Lombardia, Cisl Brianza e Lecco, Mfe, oltre a Pd, Più Europa, Italia Viva, Azione e Partito Repubblicano per la lettura del Manifesto di Ventotene per un’Europa dei popoli davvero coesa, con investimenti condivisi, una politica unitaria e un organismo militare di comando che controlli gli eserciti nazionali.

C.B.