ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Metrò, Pilotto chiede unità: "Remiamo tutti insieme e troviamo le soluzioni"

Il sindaco di Monza: l’audizione in Regione ha fatto esplodere le preoccupazioni. Dialogo proficuo con tutti gli enti, lavoriamo in sintonia per il risultato. L’assessora Zappalà: "Non è il momento di alimentare le contrapposizioni".

Al momento l’arrivo della metropolitana a Monza sembra un sogno lontano

Al momento l’arrivo della metropolitana a Monza sembra un sogno lontano

Invita alla mediazione e all’unità di intenti tra tutti gli enti coinvolti il sindaco di Monza Paolo Pilotto sulla spinosa questione degli extracosti per la metropolitana a Monza. "Sono sconcertato dal fatto che ognuno sembri spingere verso qualche forma di primato sull’opera e dall’eccesso di rumore intorno alla vicenda - afferma il primo cittadino monzese -, stiamo finendo in una condizione contraria a quella che dovremmo garantire. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un’infrastruttura che servirà 4,5 milioni di lombardi tra le province di Milano e Monza e Brianza, e che sarà a beneficio anche di chi viene da fuori. Si tratta della prima linea metropolitana interprovinciale d’Italia - prosegue -, che richiede ora uno sforzo insieme, da perseguire con impegno e fatica per arrivare al risultato".

"L’audizione di lunedì in Regione - prosegue Pilotto - è stata più una cassa detonante delle preoccupazioni, che un’occasione per risolvere i problemi. Dobbiamo fare downgrade della parola e concentrarci sulla ricerca delle soluzioni". La moderazione e la capacità di mediare, si sa, fanno parte della sua indole, ma il primo cittadino ci tiene a sottolineare che da parte di tutti i sindaci il dialogo è sempre stato proficuo e volto alla stessa direzione, anche da quella Milano che ora molti additano come responsabile dei ritardi sull’iter per l’opera.

"Tra me, Beppe Sala, Roberto Di Stefano e Giacomo Ghilardi il confronto è aperto e continuo da tempo - precisa Pilotto -, per questo non andiamo quasi mai sui giornali, perché prima concordiamo una linea condivisa da tenere tra tutti noi. Lavoriamo in sintonia". Poi il riferimento anche alla coesione interna alla città: "So che non solo la mia giunta, ma tutti i 32 consiglieri del Consiglio comunale hanno a cuore quest’opera e remano nella stessa direzione, senza logiche di primato tra centrodestra e centrosinistra". La pensa come lui l’assessora alla Mobilità di Monza, Irene Zappalà. "L’audizione promossa in Regione ha permesso di sottolineare l’interesse di tutte le forze politiche nei confronti dell’arrivo del metrò a Monza - dichiara l’assessora -. Questo è un elemento importante e non banale, vera precondizione affinché ogni elemento di complessità tecnica possa trovare la propria soluzione". Da qui il corollario: "Non bisogna alimentare contrapposizioni, con la convinzione che il lavoro di squadra di tutte le istituzioni sia la chiave vincente per riuscire a raggiungere l’obiettivo in cui tutti noi crediamo: portare la metro in città".

Dall’opposizione, in aula consiliare sono intervenuti sul tema i consiglieri della Lega Simone Villa, di Fratelli d’Italia Andrea Arbizzoni e del Gruppo Misto Martina Sassoli. Villa ha chiesto alla giunta di sollecitare il Comune di Milano a fornire quanto prima i calcoli precisi sugli extracosti dell’opera, dopo la richiesta già di due proroghe per le progettazioni che hanno contribuito a dilatare i tempi, mentre Arbizzoni si è chiesto se in realtà Milano in questo momento non sia più affaccendata in altre linee metropolitane. Sassoli, rivolgendosi al sindaco, ha lanciato un monito. "Con questi ritardi da parte del Comune capofila - dichiara la consigliera - se lei e la sua giunta non prendete una netta presa di posizione, il Comune di Monza potrebbe andare incontro a un rincaro sui costi a proprio carico tra i 7 e i 15 milioni di euro. Finora Milano ha chiesto due proroghe e ogni proroga ha un costo. Sindaco prenda lei in mano il ruolo che le compete, da secondi finanziatori dell’opera".