Monza – Notizie incoraggianti sul fronte metropolitana a Monza, dopo le preoccupazioni degli ultimi tempi. Il sindaco di Monza Paolo Pilotto ha avuto un incontro, settimana scorsa, con Giuseppe Sala, che da sindaco di Milano ha un ruolo centrale per determinare il futuro dei progetti sulle nuove tratte metropolitane, linea M5 (con le 7 fermate monzesi) compresa. Pilotto rassicura dei buoni rapporti tra le due amministrazioni, e “sulla volontà condivisa di non trascurare l’impegno per arrivare quanto prima all’apertura di bando per i lavori di prolungamento di M5”. “Il nodo - spiega il primo cittadino monzese - è che mentre per il prolungamento della linea M1 a Bettola si ha ormai totale copertura finanziaria e si può procedere con l’apertura del bando, M5 ha bisogno di una grande attenzione”.
“La cifra in più richiesta da MM al ministero per i rincari delle spese di realizzazione dell’opera, valutata tra i 300 e i 400 milioni di euro (oltre al miliardo e 296 milioni già finanziato), non va letta come sproporzionata – puntualizza il sindaco –, è in linea con i costi attuali delle opere pubbliche. Basta verificare i costi previsti attualmente ad esempio per le bretelle autostradali in Veneto o per il ponte sullo Stretto. Non è assolutamente una richiesta lamentosa, ma di contemperamento”. Pilotto è determinato a portare le istanze del territorio al Governo, insieme ai sindaci degli altri Comuni coinvolti. “Con Sesto e Cinisello abbiamo discusso l’ultima volta 15 giorni fa - chiarisce -, e ci siamo detti che prima di uscire con una dichiarazione occorre terminare i colloqui con il sindaco Sala e con l’assessora alle Infrastrutture di Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi”.
“Siamo lavorando insieme per interloquire col Governo - prosegue -. Il prolungamento di M5 è un’infrastruttura oramai ineluttabile. A marzo prossimo tutti gli espropri andranno in esecuzione. E il nostro territorio ha bisogno di quest’opera: Brianza e hinterland milanese radunano 4,5 milioni di persone, trascinando l’economia lombarda. Sarebbe questa la prima metropolitana interprovinciale d’Italia”. Infine l’ultima puntualizzazione: “La richiesta di Milano di 2 anni di proroga per presentare il progetto definitivo è stata in via cautelativa. Se si trovano le coperture prima non è affatto detto che il bando si apra nel 2027 (anziché nel 2025 come inizialmente previsto). Rimane sempre viva la possibilità che uno slittamento dei lavori non ci sarà”.