ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La M5 fino a Monza e i 600 milioni di extracosti. Appello dei cittadini di HQ a Salvini: “Non c’è solo il ponte sullo Stretto”

L’associazione scrive al ministro delle Infrastrutture e al governatore lombardo Fontana. Nel mirino l’ipotesi di dividere in due lotti i lavori di prolungamento della M5 per fronteggiare gli extra-costi

Il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini col sindaco di Milano Beppe Sala alla recente inaugurazione della linea 4 della metropolitana

Il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini col sindaco di Milano Beppe Sala alla recente inaugurazione della linea 4 della metropolitana

Monza – Due lettere firmate dall’associazione HqMonza chiedono chiarimenti al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini e al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, sull’ipotesi di una divisione in due lotti dei lavori di prolungamento della M5, con Monza che rischia di essere tagliata fuori.

“Signor ministro Salvini – esordisce la missiva – lei aveva assicurato, e più di una volta, che il prolungamento di M5 sino al nord di Monza si sarebbe fatto. Invece, adesso che è tutto pronto per l’appalto, si parla di realizzare soltanto il tratto da Milano-Bignami a Cinisello-Bettola (già coperto finanziariamente ora), come piace a Milano”. “Ed è incredibile – proseguono gli attivisti – perché dopo anni di lungaggini gli enti improvvisamente corrono. Ma cosa è successo, ci chiediamo: il ministro si è dimenticato di noi, oppure si è accordato segretamente col sindaco Sala?”.

Per l’associazione, è un colpo per i monzesi essere messi in secondo piano rispetto ad altre realtà d’Italia (e di Lombardia). “Per altri si tirano in ballo Pnrr, Metro+, Cassa Depositi e Prestiti, fondi vari, per Monza invece niente. Intanto vediamo che miliardi continuano a piovere sul ponte dello Stretto, altre decine di miliardi vanno all’alta velocità. E a Milano, dopo i fondi per M4, leggiamo che altri milioni sono stanziati per prolungare la M1 sino a Baggio e che si progetta la M3 sino a Peschiera. Per non dire delle decine di milioni che lo Stato versa da sette anni come aiuto gestione alla metropolitana di Brescia”.

Da qui l’osservazione: “Monza è la città della Lombardia con più inquinamento da traffico, lo dicono le agenzie che si occupano di ambiente – sottolineano –. A Monza si muore di più per malattie alle vie respiratorie, lo dicono organismi europei indipendenti. Ma Monza non è Cenerentola, è tra i primi tre comuni migliori contribuenti fiscali in Italia. E allora: non diteci che 600 milioni di extra costi spalmati su 6/7 anni siano impossibili da recuperare”.

Anche a Fontana l’associazione rimprovera un impegno di Regione volto maggiormente su altre opere lombarde, come “milioni a palate su Pedemontana”, e “infrastrutture eccellenti a Varese e Bergamo”, o ancora per la metropolitana di Brescia “che da sette anni trasporta poco e costa tanto”. Scelte per cui anche il governatore lombardo viene chiamato all’impegno per trovare quei 600 milioni di euro mancanti per il metrò monzese.