ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Metropolitana M5 a Monza, avanti tutta: anche la Regione con i sindaci. E ora si punta dritti a Roma

Pilotto al vertice con i primi cittadini di Milano, Sesto e Cinisello. Presente l’assessora Terzi: “Faremo capire al Governo le reali necessità dell’opera”. Si allontana la divisione in lotti

I sindaci di Milano, Monza, Sesto e Cinisello hanno confermato la volontà di continuare a lavorare per il prolungamento della M5

I sindaci di Milano, Monza, Sesto e Cinisello hanno confermato la volontà di continuare a lavorare per il prolungamento della M5

Monza – Si andrà tutti uniti a Roma per chiedere che il progetto sul prolungamento della metropolitana M5 non subisca divisioni in lotti dei lavori o tagli delle fermate. Questo l’esito dell’atteso incontro di ieri a Palazzo Marino a Milano tra i quattro sindaci dei Comuni coinvolti dalla tratta – Milano, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e Monza –, a cui ha partecipato anche Regione Lombardia con l’assessora alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi.

Sì, perché anche Regione ora si associa ai quattro primi cittadini per vedere se la carta del lotto unico con tutte le 11 fermate di prolungamento previste sia ancora giocabile. Se quei 589 milioni di extracosti calcolati da Milano un paio di settimane fa per la realizzazione dell’opera – da aggiungersi al miliardo e 296milioni già impegnati – siano davvero così impossibili da recuperare, una volta che 300 di questi sono già stati richiesti come impegno al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, con un ordine del giorno parlamentare approvato a fine dicembre.

“Contrariamente all’aria da tregenda che si è scatenata queste settimane, l’incontro è stato in un clima disteso e molto collaborativo – afferma il sindaco di Monza, Paolo Pilotto –. Io e gli altre tre sindaci Giuseppe Sala, Roberto Di Stefano e Giacomo Ghilardi, insieme all’assessora Terzi, abbiamo concordato di proseguire il lavoro già avviato insieme. Per questo organizzeremo a breve una specifica delegazione congiunta per portare al tavolo del governo le reali necessità legate alla realizzazione dell’intera infrastruttura”.

“Parallelamente – prosegue il primo cittadino monzese –, i tecnici di tutti gli enti, compresa Regione Lombardia, continueranno ad approfondire ogni voce che concorre a determinare nel dettaglio lo sviluppo dell’opera, anche ai fini del prossimo incontro con il governo. Continuiamo a puntare al risultato: portare la metropolitana nel cuore di Monza”.

Il sindaco milanese Beppe Sala aggiunge: “È un’opera fondamentale. Per non perdere i soldi già assegnati bisogna entro giugno risolvere la questione dei fondi”. L’oretta di confronto istituzionale a Palazzo Marino ha dunque determinato la scelta di presentarsi al governo con un elaborato avanzato, dove progetto e costi siano presentati nel minimo dettaglio e in maniera precisa (esaminati dai tecnici di tutti e quattro gli enti), e con la volontà di capire fin dove potrebbe spingersi l’amministrazione statale nel garantire copertura (nell’eventualità poi, non esclusa, che a una restante minoritaria parte di fondi mancanti possano provvedere gli altri enti territoriali coinvolti). In ogni caso si prevede che l’incontro con i rappresentanti governativi possa avvenire nell’arco di qualche settimana, massimo un mese.

Per Monza sembra allontanarsi lo spettro di una divisione in due lotti dei lavori - con un primo fino a Cinisello-Bettola e un secondo per le 7 fermate monzesi -, ipotesi non emersa al tavolo istituzionale e che tanto ha destabilizzato l’opinione pubblica cittadina le passate settimane. Lo scorso sabato i monzesi hanno dato vita a un corteo in centro per chiedere, muniti di cartelli e megafono, di non fermare o ridurre il progetto che permetterebbe a Monza di uscire dall’incubo dell’eccessivo traffico veicolare e di trovare finalmente la via per una mobilità sostenibile.