Il Monumento ai Caduti e l’Arengario, con tutta piazza Roma, saranno illuminati e videosorvegliati. Novità importanti in arrivo per il centro storico grazie al progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica in corso da un anno e mezzo, in capo ad Acinque (valore 13 milioni di euro). Oltre alla sostituzione delle 12.500 obsolete lampade dei pali con moderni punti luce a led – sta giungendo a completamento –, il piano prevede alcuni interventi mirati per i monumenti del centro storico, con l’intento di renderli ben visibili anche di notte e migliorarne il livello di sicurezza.
Al momento, la videosorveglianza è confermata solo per l’Arengario e piazza Roma, ma un intervento potrà aggiungersi in corso d’opera anche per il Monumento ai Caduti. "Stiamo incrociando il piano d’interventi di Acinque, a quelli previsti dal bando Duc (Distretto urbano del commercio) e dal bando per la videosorveglianza della polizia locale - spiega l’assessore alla Transizione digitale e all’Illuminazione Carlo Abbà -, con l’obiettivo di rendere sempre di più Monza una città smart. Per quel che concerne l’Arengario e il Monumento ai Caduti c’è ancora da redigere il progetto, ma avendo avuto da poco l’ok della Soprintendenza ora possiamo procedere. Tra progettazione tecnica ed esecutiva, e attuazione dei lavori, il tutto non potrà realizzarsi prima dell’estate".
All’Arengario sono previste lampade monumentali e telecamere di videosorveglianza, mentre sul basamento del Monumento ai Caduti l’installazione di lampade bollard, una particolare tipologia di lampade, in genere a paletti luminosi, che non solo migliorano la visibilità notturna ma distribuiscono una luce soffusa capace di creare un’atmosfera accogliente. Acinque sta completando l’installazione sui pali monzesi degli apparecchi Philips led Signify di ultima generazione, che consentono un abbattimento dei consumi pari a circa il 77%, e riducono l’inquinamento luminoso e l’emissione di Co2 per circa 1.500 tonnellate all’anno. Parallelamente si interverrà sulle linee di alimentazione, con la riqualificazione e l’integrazione della rete urbana dei lampioni, alimentata da 23 chilometri di cavi, con 191 quadri elettrici. Su questo fronte c’è stato un intervento recente in centro. "Siamo intervenuti nelle parti sotterranee di via Italia, via Carlo Alberto e piazza Trento e Trieste per risolvere il problema dei black out" precisa Abbà.