ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Mirabello e Mirabellino, una sorpresa deliziosa

Il Fai ha aperto le porte alla bellezza al Parco di Monza. Da ieri e per tutto oggi è possibile...

La decadenza di Villa Mirabello era iniziata con l’arrivo dei francesi Fu poi abbandonata dopo il regicidio

La decadenza di Villa Mirabello era iniziata con l’arrivo dei francesi Fu poi abbandonata dopo il regicidio

Il Fai ha aperto le porte alla bellezza al Parco di Monza. Da ieri e per tutto oggi è possibile visitare gratuitamente Villa Mirabello e Villa Mirabellino (quest’ultima solo nella parte esterna), i due edifici di maggior pregio dopo la Villa Reale. Ieri, nonostante la giornata piovosa, c’è stata una fitta affluenza di persone dalle 10 alle 16:30 (con termine alle 18). Durante l’ora e mezza di itinerario - con partecipazione senza prenotazione e a offerta libera - i volontari del Fai Monza conducono allo scoperta di questi due luoghi magici collegati da un prospettico viale di carpini. Le due ville sono state entrambe edificate su impulso di esponenti della famiglia Durini, feudatari della città di Monza dalla metà del Seicento, per poi, nel 1805, essere inglobate nel Parco di Monza.

"Villa Mirabello è stata progettata attorno al 1675 su incarico di Giuseppe Durini, mentre Villa Mirabellino viene edificata un secolo dopo dal cardinale Angelo Maria Durini, come dépendance", spiega Monica Magri, responsabile cultura della delegazione di Monza del Fai. "Il blocco più antico di Villa Mirabello è quello centrale - racconta -, le ali separano la corte nobile dai cortili di servizio. Edificata originariamente in stile barocco, non è priva di testimonianze barocchette e neoclassiche. L’interno dell’edificio ruota attorno al salone centrale, restaurato tra il 2003 e il 2005, nel quale troviamo la galleria degli uomini illustri, realizzata mediante la raffigurazione sulle pareti di 18 personaggi celebri suddivisi per professione". "Nella meraviglia di questi dipinti - continua -, risalta la particolarità della tecnica, che non è affresco, ma pittura muraria. Le prospettive e le finte decorazioni dipinte richiamano all’arte barocca, ma con un rinnovato gusto neoclassico. Questo era un cenacolo letterario". Anche le altre sale del piano terra hanno sulla soffitta pregevoli medaglioni affrescati in buono stato, con pareti che di recente sono state stuccate e pavimentazioni sistemate. A necessitare ancora di restauro sono il tetto, il primo piano, le torrette e le ali esterne.

"La decadenza è iniziata con l’arrivo dei francesi quando fu destinata a sede di funzioni amministrative - chiarisce Magri -, per poi subire un abbandono dopo l’assassinio di re Umberto I ( 1900). Dagli anni ’60 è stata usata perlopiù per eventi culturali". La deliziosa Villa Mirabellino (non visitabile al suo interno per lo stato di abbandono) avrà a breve il suo Belvedere dei Lirodendri esterno (progettato dal Canonica) di nuovo agibile, grazie anche al contributo del Fai. Il sito ha infatti ottenuto un decimo posto nella classifica nazionale del 2022 dei Luoghi del Cuore, valso un contributo economico di 24mila euro.

Alessandro Salemi