STEFANIA TOTARO
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Cronaca

Miryam Viglianisi, la “bad girl” di Vimodrone, a processo per estorsione

La 23enne, già accusata di avere perseguitato e sfregiato la rivale in amore, è imputata insieme al suo ex compagno di essersi fatti consegnare soldi e l'auto da un 52enne

Miryam Viglianisi, nuovo processo per la giovane di Vimodrone

Miryam Viglianisi, nuovo processo per la giovane di Vimodrone

Vimodrone (Milano), 1 Aprile 2025 - Lei è già accusata di avere aggredito e sfregiato con un cutter la rivale in amore perché non accettava la nuova relazione del suo ex compagno, col quale ha avuto un figlio che ora ha 5 anni. Il processo per stalking e lesioni al Tribunale di Monza è fissato a maggio. Oggi la 'bad girl' Miryam Viglianisi, 23enne di Vimodrone, si è presentata davanti ai giudici monzesi insieme all'ex, Joseph Melliti, 27 anni, per rispondere entrambi di estorsione. Il giovane era stato arrestato dai carabinieri nel novembre 2023 ed è ancora detenuto in carcere.

Secondo l'accusa, il 12 ottobre precedente si era presentato a casa di un 52enne di Vimodrone, Fabio T., proponendo la ex compagna come collaboratrice domestica e al suo rifiuto il 27enne lo avrebbe costretto a consegnargli la somma di 6mila euro e a cedergli la sua autovettura, obbligandolo a versare al suo posto l’importo di 590 euro per il passaggio di proprietà.

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"Ci eravamo conosciuti al bar tramite un'amica che lavorava da lui come badante per la madre e gli avevo prestato più volte in un anno e mezzo da 300 a 500 euro per pagare le cure per la salute di sua mamma fino ad arrivare ad un importo di 10mila euro - ha raccontato in aula l'imputato, che ha alle spalle due condanne per furto nel 2016 e 2018 e deve affrontare un altro processo per rapina - Io prima lavoravo come giardiniere e guadagnavo bene, ma quando ho iniziato ad avere problemi economici per la separazione dalla mia compagna glieli ho chiesti indietro, ma lui mi rimbalzava sempre. Quel giorno ad ottobre sono andato a casa sua e l'ho fatto uscire per obbligarlo a ridarmi i soldi. Non l'ho minacciato, avevo un tono aggressivo per fare rispettare le mie ragioni - ha precisato l'imputato - La mia ex è venuta con me solo per fare del bene, voleva riprendere i vestiti della sua amica che non lavorava più da lui e ha badato a sua mamma mentre noi siamo usciti". "La mia amica se ne era andata perché lui la molestava e mi ha chiesto se volevo prendere il suo posto e io ho accettato senza paura, perché io non mi faccio mettere le mani addosso da nessuno - ha invece detto la 23enne nel suo interrogatorio - Quel giorno ho accompagnato il mio ex, che è sempre stato buono di cuore e gli aveva prestato dei soldi, perché li rivoleva indietro e mi era apparso agitato. Ma io sono rimasta con l'anziana in casa". Si torna in aula l'8 aprile per la discussione del processo.