Anche Monza si mobilita per sostenere la petizione “La Lombardia SiCura“, promosso dall’omonimo Comitato comprendente diverse sigle sindacali ed enti e forze politiche di area progressista, per chiedere miglioramenti nella sanità pubblica. Ieri mattina un presidio organizzato dalla Cgil Monza e Brianza davanti all’Irccs San Gerardo, ha raccolto più di 150 firme autenticate, che si aggiungono alle migliaia che si stanno registrando in rete a livello regionale. I punti chiesti dalla petizione sono chiari: un centro unico di prenotazione, con le agende di tutte le strutture, per l’abbattimento delle liste d’attesa (con controllo di Regione e Ats); stop dell’utilizzo dei medici a gettone (non dipendenti), stabilizzazione e assunzione del personale sanitario, riduzione dell’esternalizzazione dei servizi; copertura dei costi sanitari nelle Rsa, diffusione e potenziamento dei servizi territoriali per gli anziani; potenziamento della medicina territoriale per la prevenzione: salute sessuale e riproduttiva delle donne, salute mentale, sicurezza alimentare e del lavoro, tutela dell’ambiente, e potenziamento delle Case di comunità. "Da 30 anni a questa parte assistiamo al dissolvimento dell’equità di accesso alle cure – commenta il segretario generale di Cgil Monza e Brianza, Walter Palvarini –. La sanità ha perso la caratteristica di servizio pubblico, riducendosi a sistema che segue le regole di mercato. In Lombardia mancano 30mila operatori sanitari".
A.S.