Monza – Ha palpeggiato una quindicenne sul treno cercando poi di trascinarla verso il bagno. Ma la ragazzina era riuscita a divincolarsi e a raggiungere un’altra carrozza dove erano presenti altri passeggeri per chiedere aiuto. Un fatto che sarebbe accaduto nel maggio 2022 e che dopo oltre due anni e mezzo è arrivato al vaglio della giustizia. La presunta vittima ormai ha compiuto la maggiore età e si è costituita parte civile con l’avvocata Jessica Sala nei confronti dell’imputato, un trentaquattrenne originario del Mali e residente a Cesano Maderno. L’uomo non è mai stato arrestato perché, dopo la sua identificazione come presunto responsabile del reato di violenza sessuale aggravata e un suo primo interrogatorio, era diventato irreperibile ed è questa la ragione per cui il procedimento penale è rimasto sospeso per un paio di anni.
Dopo che il trentaquattrenne è stato rintracciato, è stato possibile notificargli la data dell’udienza preliminare al Tribunale di Monza, fissata per l’altra mattina, quando l’uomo si è presentato davanti al gip in compagnia del suo difensore. All’udienza preliminare si è presentata anche la ormai diciottenne vittima, che ha deciso di nominare un avvocato per depositare la costituzione di parte civile. L’udienza è stata poi aggiornata a giugno, quando l’imputato dovrà decidere se scegliere un rito alternativo, come il patteggiamento o il processo con il rito abbreviato, oppure discutere l’udienza preliminare per chiedere il proscioglimento oppure venire rinviato a giudizio e affrontare un dibattimento al Tribunale di Monza.
Secondo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura di Monza nei confronti del maliano, il 10 maggio del 2022 l’uomo, mentre si trovava su un convoglio del treno proveniente da Saronno e diretto ad Albairate, ha notato che la ragazzina era seduta da sola in una carrozza deserta e ha tentato di approcciarla. Ma senza risultato.
Allora il trentaquattrenne sarebbe passato alle vie di fatto, prima palpeggiando il seno della quindicenne e poi tentando di trascinarla verso il bagno del treno per abusare ulteriormente di lei. Ma la ragazzina era riuscita a reagire e a liberarsi dalla stretta dell’uomo, raggiungendo un’altra carrozza del treno dove erano presenti altri passeggeri per chiedere aiuto e fare intervenire prima il capotreno e, successivamente, anche le forze dell’ordine. Il maliano era stato infatti bloccato e raggiunto dai carabinieri saliti alla prima fermata, a Seveso, che lo avevano portato in caserma e interrogato in attesa della denuncia da parte della ragazzina.