Lotta al dissesto idrogeologico e stop al rischio esondazioni, 250mila euro dal Pirellone per mettere in sicurezza le sponde di Molgora e Molgoretta nel punto strategico della confluenza fra i due torrenti.
Anche Usmate Velate è nel nel maxi-piano contro i pericoli del clima impazzito approvato dal Pirellone, 43 opere per 48 milioni di investimento complessivo. Scopo: ricucire palmo a palmo le aree più fragili delle province. In alcuni casi, come nel Vimercatese, si gioca d’anticipo, intervenendo in chiave preventiva. "L’ondata di maltempo che ha investito il territorio nelle scorse settimane - dice Gianluca Comazzi, assessore regionale alla partita - evidenzia, ancora una volta, come il tema della precarietà del reticolo idrografico sia sempre più centrale nella gestione della quotidianità. Il programma 2023-2025 per la difesa del suolo è un importante passo avanti per la sicurezza delle aree a rischio. Il piano è un segnale forte e concreto che vogliamo dare ai sindaci e soprattutto ai cittadini".
"Gli interventi - aggiunge - sono stati individuati in base alla loro priorità, molti andranno a risolvere situazioni locali segnalate dai comuni e verificate dai nostri uffici. Altri, invece, sono azioni strutturali che derivano dalla pianificazione di bacino, come la realizzazione di nuove vasche di laminazione che sono fondamentali per scongiurare i problemi derivanti dalle alluvioni". Particolarmente significativi "i lavori per la sistemazione di corsi d’acqua tra Brianza e Comasco sui torrenti e nel Milanese".
Il progetto si aggiunge alle operazioni abituali per mantenere in efficienza il reticolo anti-calamità, il sistema idraulico di casa sostenuto dalla Regione, altri 100mila euro nel 2022. È proprio l’insieme di dighe e di invasi realizzato dal Genio civile in Valfredda negli anni Novanta ad aver permesso al borgo alle porte di Monza di evitare allagamenti che invece altrove non hanno risparmiato case e capannoni. Il concetto è semplice: le vasche trattengono l’acqua accumulata durante i nubifragi sempre più intensi, rilasciandola gradualmente. A testimoniare l’importanza del ruolo di queste operazioni dall’apparenza ordinaria, gli eventi di luglio e di novembre che hanno colpito meno dove la manutenzione è più efficiente.
Mentre il sindaco Lisa Mandelli ricordava che "negli ultimi trent’anni il sistema ha permesso di arginare le criticità dovute a piogge violente e di mettere al riparo il comune da guai ben più gravi", la frequenza di fenomeni estremi cresce con l’evolvere del cambiamento climatico, rendendo ancora più essenziali cantieri di piccole dimensioni che però aiutano a limitare i danni.