di Martino Agostoni
Non è proprio l’anno giusto per i grandi eventi e anche la prima edizione del Milano-Monza Motor Show mette definitivamente una pietra sopra al 2020 e rimanda tutto, per la seconda volta, al 2021. Con la speranza che la prossima primavera sia davvero una nuova stagione per tutti, con la situazione dell’epidemia finalmente sotto controllo e a un livello sufficiente per garantire sicurezza e serenità anche nei grandi appuntamenti internazionali.
Una condizione che in questi giorni in Lombardia non c’è più e, come era già avvenuto prima dell’estate nei mesi peggiori dell’epidemia, gli organizzatori del Mimo hanno comunicato l’annullamento delle date - dal 29 ottobre all’1 novembre - in cui era previsto l’allestimento del primo salone dell’auto organizzato all’aperto, tra vie e piazze di Milano e l’autodromo di Monza. Ed è la seconda volta che il coronavirus guasta la festa del Mimo, dopo l’annullamento delle date originariamente fissate a giugno, quindi rinviate a metà autunno e, adesso, ulteriormente posticipate alla primavera 2021. Ma non si poteva fare altrimenti "visto il persistere dell’attuale situazione sanitaria - si legge nella nota diffusa ieri dal comitato organizzatore del salone - e nonostante le autorizzazioni concesse dalle istituzioni per gli alti standard di sicurezza del format". Una decisione presa dopo aver consultato il Comune di Milano e soprattutto le case automobilistiche che avrebbero partecipato alla manifestazione e che proprio pochi giorni fa erano state confermate come presenti in gran numero. All’inizio della settimana era infatti arrivata la conferma che erano 53 i brand che avevano dato la propria adesione a Mimo 2020, in pratica tutte le principali case automobiliste del panorama mondiale, assieme anche alcune curiosità e realtà di nicchia, erano pronte ad allestire i propri stand nelle strade del centro di Milano oltre a presentare "in movimento" alcune delle proprie novità sia nelle sfilate previste in città sia con le prove sul circuito di Formula 1 a Monza.
"Decidiamo di rinviare la 1a edizione di Mimo – confermail presidente Andrea Levy - e sentiamo la responsabilità di parlare a nome delle case automobilistiche. Il comparto automobilistico, fortemente colpito negli ultimi mesi, avrebbe giovato della visibilità di pubblico e media garantiti dallo svolgersi dell’evento, e nonostante questo si mostra compatto nel far prevalere il senso di responsabilità per una situazione che necessità l’attenzione di tutti". Mentre da parte delle istituzioni coinvolte è l’assessore al Turismo di Milano, Roberta Guaineri, a confermare che questo è "un arrivederci a presto" e non un addio.