Lo ha tradito un tatuaggio. Lo hanno riconosciuto anche da quel particolare quello che era diventato il terrore dei ristoranti e negozianti del centro. Un rapinatore seriale di 35 anni arrestato l'altra mattina dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di polizia di Monza a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare spiccata dal Gip del Tribunale cittadino La serie di reati “predatori" (almeno tre) sarebbe stata commessa a Monza tra giugno e novembre di quest’anno. Si comincia a giugno con un furto aggravato all’interno di una tabaccheria in Monza dove il bandito s’impossessa di vari “gratta e vinci” per un valore di circa 300 euro approfittando di un momento di distrazione della titolare. Poi si passa a una rapina ai danni di un ristorante in centro a novembre scorso dove prima aveva finto di ordinare una cena d'asporto ma mentre la titolare andava in cucina a prendere il cibo lui ne aveva approfittato per rubare dalla cassa circa 600 euro. Quando la donna se ne era accarta e aveva cercato di impedirgli la fuga l’uomo l"aveva strattonata e spintonata violentemente contro l’ingresso del locale riuscendo così a dileguarsi per le vie cittadine.
L'ultima rapina in un negozio dopo una settimana più tardi si era fatto consegnare l’incasso (300 euro) la minaccia di un coltello rivolto all’impaurito titolare ultrassessantacinquenne senza nemmeno profferire parola. Le sue azioni portate a termine anche a distanza di un breve lasso ti tempo e con una certa escalation delittuosa, avevano creato tra i vari esercenti commerciali cittadini il timore di poter essere future vittime dell’ignoto rapinatore . L’ attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile con la visualizzazione delle immagini dalle telecamere di videosorveglianza presso gli esercizi commerciali e nelle zone adiacenti, la raccolta di numerose testimonianze coordinate con le risultanze dei rilievi effettuati da Gabinetto di Polizia Scientifica, l’attività di controllo del territorio cittadino anche attraverso pattuglie in borghese, hanno permesso di ricostruire la dinamica delle condotte predatorie dell’uomo e anche le sue caratteristiche somatiche tra cui spiccava appunto un particolare tatuaggio .
Le risultanze dell’indagine hanno consentito alla Procura della Repubblica di Monza di richiedere il successivo provvedimento di misura cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Monza. L’ uomo è stato rintracciato l'altra mattina nella sua abitazione in provincia di Monza, dove a seguito della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti alcuni degli indumenti indossati durante le sue azioni delittuose.