Monza, 2 novembre 2024 – S.O.S. emergenza carcere. Dal penitenziario di Monza stanno emergendo negli ultimi tempi situazioni di degrado e di sofferenza dei detenuti molto dure, compresi episodi di scabbia che hanno costretto, qualche tempo fa, alla chiusura di alcuni settori dell’istituto di detenzione. A lanciare l’allarme allo scorso Consiglio comunale di Monza è stato il consigliere di Forza Italia Pierfranco Maffè, che ha elencato le criticità che maggiormente stanno affliggendo la casa circondariale di via Sanquirico.
Cercansi educatori
“La preoccupazione più grande riguarda la condizione dei detenuti - denuncia Maffè -, cioè un peggioramento della qualità del cibo e una diminuzione delle razioni, e un problema sempre più impegnativo per quel che riguarda l’assegnazione degli educatori, per varie ragioni: mancanza di soldi, ritardi temporali, cause burocratiche. Manca addirittura la carta, per cui non sono sufficienti i moduli stampati per richieste e comunicazioni”. “C’è stato poi un problema di igiene importante - sottolinea l’esponente di Forza Italia -, con la diffusione di casi di scabbia, per cui sono stati chiusi alcuni settori del carcere e dei detenuti sono stati tenuti, anche per tanto tempo, in isolamento. Per non dimenticare la situazione complicata dovuta al sovraffollamento e al disagio che in queste settimane è tornato a essere motivo di grande impegno. Carenti - prosegue ancora - anche le attività varie e lavorative proposte ai detenuti”.
Poca igiene, decoro assente
Non buona la situazione nemmeno per chi viene in visita al carcere. “Alcune delle segnalazioni riguardano i servizi igienici della sala d’attesa per i parenti, che sono in condizioni pietose - segnala il consigliere -. Non viene fatta una pulizia adeguata, manca la carta, il pavimento e le pareti andrebbero pulite, il calorifero è arrugginito. C’è davvero l’idea che non ci sia decoro. E lo stesso accade al giardinetto esterno alla sala d’ingresso parenti, dove vengono consegnati documenti, pacchi, rifiuti di vario genere”. “Non ci sono cestini per i rifiuti - prosegue -, ci sono giochi per i bambini che sono rotti da tanto tempo, e anche le salette per i colloqui andrebbero rese un po’ più dignitose”.