Entra nella fase operativa il progetto per la transizione climatica di Monza. “Monza & Co - Green and Blue Transition“, finanziato con 2,8 milioni (di cui 1,6 da Fondazione Cariplo) destinati al Comune di Monza, al Parco di Monza, al Parco Valle Lambro e al Comune di Bellusco, sta mettendo a sistema progetti e attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Nel 2025 si potrà iniziare a dare avvio agli interventi. Il piano, che durerà quattro anni, si concentrerà su misure per l’adattamento a ondate di calore e piogge estreme, particolarmente critiche in un territorio così fortemente urbanizzato.
Tra le azioni previste, è certa l’attivazione di due pozzi di prima falda per il lavaggio delle strade a Monza (nel rione Libertà e in via della Birona, nel quartiere Cazzaniga) e la creazione di una piazza dell’acqua in piazza Garibaldi. Ci sarà poi un lavoro di monitoraggio dei rischi legati all’ambiente e al clima in città – con una mappatura di tutto il territorio cittadino che segnalerà le zone più a rischio di fenomeni climatico-ambientali pericolosi – e l’installazione di 7 nuove centraline meteo nel Parco di Monza (5 nell’area del Parco in gestione a Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, una in autodromo e una al Golf club), che si aggiungeranno alle 2 già in funzione (una in Cascina Fontana, l’altra nell’area sud).
La realizzazione di una piazza dell’acqua in piazza Garibaldi è una soluzione che servirà a raccogliere la pioggia evitando che si creino dispersioni d’acqua che confluiscano nel vicino Lambro (già a rischio esondazioni) o che allaghino l’area urbana. In caso di forti piogge e inondazioni la piazza si trasformerà in un bacino che raccoglie l’acqua, alleggerendo il sistema fognario e dando la possibilità di riutilizzare l’acqua raccolta in caso di siccità o stress idrico.
Sono tre i pilastri del “Monza & Co - Green and Blue Transition“: la transizione energetica, volta ad affrancare progressivamente la comunità dalle fonti fossili; la riduzione del rischio e l’aumento della resilienza dei territori, per proteggere l’ambiente dagli effetti del cambiamento climatico e, infine, la conservazione delle risorse naturali, fondamentale per mitigare l’impatto della crisi climatica. A titolo esemplificativo, un’altra azione che verrà svolta sarà la conversione di alcune aree agricole in prati stabili, o ancora la definizione di nuove strategie locali per il riscaldamento e il raffreddamento, per cui nel corso dell’anno arriveranno nuovi progetti.