CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Monza e le “vecchie“ glorie. Piste, campi e palestre. La corsa contro il tempo: "È ora di rimetterli in forma"

La fame di società e associazioni tra strutture datate e progetti promessi, ma mai realizzati. Il piano dell’assessora Guidetti: "Dal Nei al Rugby, siamo in partita anche nelle scuole".

Monza e le “vecchie“ glorie. Piste, campi e palestre. La corsa contro il tempo: "È ora di rimetterli in forma"

Impianti vecchi che non riescono più a tenere il passo delle società sportive. Palestre che esistono solo sulla carta e nelle promesse. E squadre che si contendono gli spazi per allenarsi e per le partite di campionato. Sono 243 soltanto a Monza le società sportive, 172 iscritte al Coni, in 49 discipline. Campi e piste non bastano mai. Ecco perché è nata la Consulta dello sport: per fotografare la situazione, pianificare il futuro e anche definire i nuovi criteri per l’assegnazione delle 34 palestre delle scuole (di cui 5 nelle superiori), per le attività pomeridiane delle società. "L’unica regola che ho aggiunto unilateralmente – dice l’assessora allo Sport Viviana Guidetti – è che chi non ha già almeno una palestra assegnata, a parità di punteggio con altre società, ha la priorità".

Ma prima di ogni altra decisione, gli impianti devono essere ristrutturati. Una corsa contro il tempo a cominciare da Nei, piscina Pia Grande, Forti e Liberi e Centro rugby, calcio e atletica di via Rosmini, il campo del Chiolo. Al Nei sono partiti i lavori di installazione dell’impianto fotovoltaico che termineranno entro gennaio a cui si aggiunge la messa a norma dell’impianto elettrico. Al centro natatorio Pia Grande, invece, è in arrivo la “laguna estiva“: uno spazio esterno con piscina gioco, spray park e area solarium per famiglie finanziato dal Pnrr con 680mila euro, anche se i lavori stanno slittando per problemi con l’azienda appaltatrice. Per la zona al chiuso, entro gennaio dovrebbero cominciare i lavori di efficentamento energetico, per un investimento da 513mila euro. Mentre sul Centro di via Rosmini c’è un progetto finanziato dal Pnrr di 2,8 milioni con cui realizzare un campo di rugby in erba sintetica, uno in erba naturale, riattivare la pista di atletica abbandonata da anni, ma l’unica regolamentare per ospitare gare della Federazione e per questo sarà dotata anche di pedana per lanci e area salti. Per il momento la gestione del Chiolo è stata affidata al Rugby Monza, ma a lavori completati il Comune pubblicherà un bando. Sul fronte Forti e Liberi, nei giorni scorsi è stato rimosso il tetto d’amianto e in base a un accordo con il Comune, la società pagherà i suoi debiti sulla concessione dell’impianto di via Cesare Battisti con lavori di ammodernamento per un importo di 250mila euro entro il 31 luglio dell’anno prossimo. E sempre nel 2024, per Monza si aprono nuove prospettive. È, infatti, previsto il rifacimento del campo di via Iseo: "Lo amplieremo – anticipa l’assessora Guidetti – per renderlo regolamentare per pallavolo, atletica e calcetto". I lavori da circa 2 milioni, saranno finanziati dal credito sportivo messo a disposizione dal ministero. Futuro ancora incerto, invece, per la piscina del Parco, che rientra nell’area in concessione alla Sias, la società che gestisce l’autodromo.

Il “mare“ di Monza è abbandonato da tre anni, ma "sto spingendo perché possa trovare i fondi necessari all’interno del Masterplan sul Parco e la Villa Reale – l’impegno dell’assessora –. Ci sono già anche 2 milioni stanziati dalla Regione". Fra le esigenze dello sport a Monza, sicuramente la rotellistica e l’arrampicata, vero e proprio sport emergente in città, che trova sempre più appassionati. Dalla vasca a una “arena“ per la rotellistica. Le società di hockey, pattinaggio singolo e sincronizzato avrebbero bisogno di un impianto di 20 metri per 40 come dimensioni. L’ipotesi è di costruirne uno in via Ticino, a San Fruttuoso, "ma non è obbligatorio che sia per forza lì – sottolinea Guidetti –. Potremmo trovare anche qualche altro terreno o capannone dismesso. Certo, non saremo in grado di offrire un palazzetto da 1.200 posti, come richiesto da Hockey Monza. Un impianto da allenamento è più possibile". E anche se Monza non ha le montagne, comunque serve spazio per gli appassionati di arrampicata. Al momento c’è la parete al Nei, ma lo spazio è in condivisione con la Gerardiana Basket e la rotellistica. La speranza è che vada in porto il progetto del Cai di costruire una torre di arrampicata nella nuova sede di via Rosmini. "Siamo d’accordo sulla costruzione di nuove strutture – puntualizza l’assessora –, ma abbiamo il dovere di ristrutturare l’esistente. Anche le palestre scolastiche (29 su 34 competono al Comune, le altre alla Provincia), a un ritmo di tre all’anno".