A novembre non era stato possibile procedere con la sua espulsione perché aveva il Covid. Ora un marocchino di 53 anni con condanne sia per reati contro la persona che contro il patrimonio è stato rintracciato dalla polizia di Stato di Monza in via Pisacane durante un controllo che ha portato alla denuncia per spaccio di droga e collocato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Roma Ponte Galeria. Il 53enne, in Italia da anni, destinatario di un provvedimento di espulsione del Tribunale di Mantova per pericolosità sociale da febbraio, ha a suo carico condanne per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, rapina e furto. Il cittadino marocchino infatti ha maltrattato e picchiato, in diverse occasioni, l’ex convivente, di nazionalità straniera, procurandole anche gravi lesioni e per questi fatti è stato condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione e si è reso responsabile, nei confronti di una cittadina italiana, anche lei ex compagna, di violenza sessuale e lesioni personali. Fatti avvenuti all’interno di un casolare abbandonato di Monza, motivo per cui era stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione oltre all’interdizione dai pubblici uffici. Scarcerato alla fine del novembre scorso dalla Casa Circondariale di Cremona, non era stato possibile accompagnarlo in Patria in quanto all’epoca era risultato positivo al Covid.
Il marocchino si è anche reso responsabile il 13 gennaio scorso a Seveso di una rapina del cellulare a danno di una 77enne: dopo averla avvicinata e spinta violentemente contro il muro il giovane si era impossessato del suo cellulare, che tuttavia aveva buttato poco dopo.
Stefania Totaro