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Cronaca

Monza in svendita e i tifosi chiedono un rimborso

Crippa Mi chiedo a volte quando si è deciso che non valeva più nemmeno la pena di insistere. A poche giornate...

Crippa Mi chiedo a volte quando si è deciso che non valeva più nemmeno la pena di insistere. A poche giornate...

Crippa Mi chiedo a volte quando si è deciso che non valeva più nemmeno la pena di insistere. A poche giornate...

Crippa

Mi chiedo a volte quando si è deciso che non valeva più nemmeno la pena di insistere. A poche giornate dall’arrivo di un nuovo allenatore per una missione quasi impossibile, Fininvest ha deciso di vendergli anche gli ultimi rimasugli di squadra rimasti. Probabilmente, il Calcio Monza retrocederà e, a un anno e mezzo dalla morte del suo proprietario, Silvio Berlusconi, come ha sottolineato qualche tifoso "è davvero la fine di un sogno". Comprarlo sei anni fa e portarlo dove non era mai stato prima era una lucida follia, l’ultimo valzer, il sogno di Galliani che era riuscito a fare breccia nel cuore del suo antico padrone. Per arrivarci, erano stati impiegati ingenti capitali. Stadio e centro sportivo erano stati rimessi a nuovo. Un bel sogno, appunto, che si è guastato quando Silvio Berlusconi è morto. I figli hanno chiuso i cordoni della borsa. Il progetto ha mostrato di essere fragile. La squadra di più. La rosa del primo anno in A ha cominciato a perdere i pezzi e intanto il debito (sempre saldato) è salito a 300 milioni di euro e trovare un compratore si è fatto difficile. Galliani ha scritto una lettera ai giocatori per invitare chi non se la sentisse più di lottare di andarsene. Mossa poco riuscita. I giocatori con un minimo di mercato hanno cominciato ad andarsene uno dopo l’altro. Al loro posto dei prestiti a 6 mesi. Alcuni degli abbonati, con perfetto temperamento brianzolo, hanno lanciato una petizione per chiedere un rimborso. Non servirà a nulla, ma come ha sintetizzato l’avvocato Raffaele Della Valle, principe del Foro e storico tifoso biancorosso, la strategia di svendita "è stato un vulnus". Una ferita.

Dieci anni fa una proprietà truffaldina aveva lasciato il Monza in braghe di tela, in un anno furono cambiati 70 giocatori. Poi, anche per difendere un briciolo di dignità (i tifosi pagavano ormai da mangiare ai giocatori) il Monza si salvò sul campo ma andò incontro ugualmente al fallimento. E stavolta?