
di Martino Agostoni
Ci sono tanti monzesi ma sempre meno spazio in città. E con il record demografico raggiunto quest’anno che ha portato a superare la soglia dei 124mila abitanti, tornano in primo piano anche le questioni dello sviluppo urbano, l’offerta di case e lo spazio libero rimasto a Monza. Non sono argomenti nuovi per il territorio brianzolo che da oltre un decennio ha conquistato il primato italiano di zona più grigia del Bel Paese, con oltre il 41% del territorio urbanizzato (Rapporto sul consumo di suolo 2019 dell’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
Di fronte al grigio scenario provinciale della Brianza, Monza si conferma un degno capoluogo, una città dove il consumo di suolo ha raggiunto circa il 70% dei circa 33 milioni di metri quadrati dell’intera area urbana, che però arriverebbero al 90% di superficie edificata se si togliessero dal conteggio i 7,2 milioni di metri quadrati del Parco che ovviamente sono vincolati ed esclusi da ogni previsione edificatoria.
E’ una situazione di Monza che si può leggere anche nell’ultimo aggiornamento dell’Istat sulla densità abitativa delle principali città italiane, una classifica sulla concentrazione di abitanti rispetto allo spazio disponibile nei 104 centri urbani d’Italia con più di 60mila residenti. Monza, con 124.051 residenti (al 1 gennaio 2020) e i 33,09 chilometri quadrati, è l’ottava città più densamente abitata d’Italia con 3.749 persone per chilometro quadrato, ma "guadagnerebbe" subito un posto in classifica (superando Palermo con 4.097 abitanti per chilometro quadrato) se non venisse conteggiato il suo polmone verde. Senza i 7,2 chilometri quadrati di Parco la densità di Monza sarebbe di 4.897 residenti per chilometro quadrato, un valore subito dietro a quelli di Cinisello Balsamo (sesto in classifica) o Casoria (quinto) e comunque non così lontani da Milano e Napoli, rispettivamente seconda (7.684 abitanti per chilometro quadrato) e prima (8.087) nella classifica nazionale. Fuori dai contesti urbani la densità abitativa media è di 1.372 abitanti per chilometro quadrato in Brianza, di 423 in Lombardia e di 199 sull’intero territorio italiano.
E’ uno scenario di Monza di cui, spiega l’assessora al Territorio Martina Sassoli, si tiene conto nelle politiche di sviluppo della città. E assieme alla situazione della popolazione monzese, pressoché stabile sopra i 120mila abitanti da decenni, "l’altro elemento da considerare – dice l’assessora – è la vetustà del patrimonio edilizio perché, oltre all’esigenza di rigenerare le aree dismesse, c’è il tema dello svecchiamento della città. Per questo il lavoro che stiamo facendo da 3 anni riguarda i servizi e la compatibilità ambientale. Qualità della vita e ambiente – aggiunge Sassoli – sono punti strategici per lo sviluppo della città e si ottengono con politiche urbanistiche come quelle a cui stiamo lavorando, come incentivare non solo il riuso delle aree dismesse ma anche il recupero di suolo, la piantumazione di nuove aree verdi, oppure bonus edilizi per i “tetti verdi“, per la gestione delle acque e per tecnologie di recupero energetico e contenimento termico".