DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza piange Manuel e Fabio, morti nello schianto contro il Suv. Corteo in moto sul viale della tragedia

Fabio Castelli era dirigente alla scuola parrocchiale San Biagio e volontario della Croce Rossa. Manuel Montella, originario di Roma, si era trasferito a Bovisio come tecnico riparatore

Il sindaco Pilotto con la moglie e i figli di Fabio Castelli in via Battisti

Il sindaco Pilotto con la moglie e i figli di Fabio Castelli in via Battisti

Monza – Ieri pomeriggio, anche il sindaco Paolo Pilotto ha inforcato la sua motocicletta. Ed è partito in moto dal palazzo comunale di piazza Trento e Trieste insieme a un gruppo di motociclisti (presenti il Vespa Club Monza e la Croce Rossa Italiana) per un momento di raccoglimento e per depositare dei fiori in via Cesare Battisti, all’incrocio con via Rossini. Lì venerdì pomeriggio avevano trovato la morte due motociclisti dopo lo scontro con un Suv. Una scena terribile su cui ancora indagano gli agenti della polizia locale: due scooter che procedono parallelamente, lo schianto contro un Suv, la portiera del lato passeggero sfondata. Due vite che si spengono poco dopo in ospedale. il primo è Manuel Luca Montella, ha 37 anni, è un tecnico riparatore originario di Roma ma è residente a Bovisio Masciago. Portato (era già in arresto cardiocircolatorio) al San Gerardo di Monza, muore poco dopo nonostante le manovre di rianimazione a cui è sottoposto. Il secondo si chiama Fabio Castelli, è di Monza, di anni ne ha 55, e nonostante il trasporto con l’elisoccorso all’ospedale Niguarda di Milano, viene dichiarato morto in serata: troppo grave il trauma cranico riportato. Castelli era una persona molto nota in città.

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Sposato, quattro figli (tutti molto giovani), da trent’anni era responsabile amministrativo della scuola parrocchiale di San Biagio. "Sono disperata, mi aveva voluta lui e abbiamo lavorato a lungo assieme... amicizia, collaborazione, credeva in quella scuola". Anna Martinetti è profondamente scossa. Ex dirigente scolastica, e consigliera comunale, aveva diretto per tre anni le scuole parrocchiali di San Biagio, di cui Fabio Castelli era punto di riferimento fisso sul versante amministrativo.

E ha la voce rotta dalle lacrime, che ricaccia a fatica in fondo alla gola, anche Antonella Vezzani, coordinatrice didattica della scuola materna, dove lavorava come educatrice anche la moglie di Fabio Castelli: "Conoscevo Fabio da oltre vent’anni, è sempre stato una persona con cui ci si trovava bene, San Biagio perde una persona di valore, sempre pronta ad aiutare tutti, di grande spessore umano e professionale per la nostra scuola e per quelle per cui aveva lavorato in passato. Sarà difficile sostituirla". Parole di profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia sono giunte anche attraverso un comunicato congiunto firmato dal parroco di San Biagio, don Umberto Oltolini e dalla preside della scuola, Barbara Kadolph: "Per tutta la scuola è una dolorosa perdita, che ci lascia con un vuoto che fatichiamo a colmare. Fabio era un punto di riferimento per i docenti e le famiglie, riconosciuto per il suo grande impegno a portare avanti con ottimismo e sguardo volto al futuro le opere della scuola, capace di collaborare sempre e pronto a dare anche di più di quello che dovesse grazie alla grande generosità che lo contraddistingueva".

E, in attesa dei funerali, per lunedì è stato dato annuncio che è stato organizzato alle 21 nella chiesa parrochiale di San Biagio un momento di preghiera. Un accorato ricordo è arrivato anche dalla sezione monzese della Croce Rossa, dove Fabio Castelli operava come volontario: "Ieri ci ha lasciati Fabio. All’improvviso, e non siamo pronti. Se ne è andato un nostro volontario, ma soprattutto uno di noi, un nostro amico; all’improvviso, e ci ha lasciati anche senza le parole. Fabio, eri un amico generoso: il tuo tempo è stato il nostro tempo, il tempo di tanti servizi insieme; e se ti ricordiamo in tanti, è per tutte le volte che ci sei stato: “se serve, ci sono” è la frase che scrivevi più spesso in tutti i nostri gruppi. E l’hai sempre fatto senza retorica: per essere, mai per apparire. Ciao Fabio, nel ricordo siamo tutti cellule vive del tempo: e forse – non oggi – ci potrà consolare il fatto che sei vivo, nel ricordo, dentro tanti di noi". Ieri alla deposizione delle corone erano presenti i famigliari di Fabio Castelli, la moglie, che si è intrattenuta a parlare a lungo col sindaco, e i figli. La conducente del Suv Range Rover, una milanese di 53 anni, portata sotto choc al pronto soccorso di Vimercate, e una ragazza di 22 anni in scooter che ha assistito all’incidente e ha dato per prima l’allarme saranno sentiti come testimoni.

Tante le ipotesi che si susseguono. Dal semaforo rosso non rispettato all’incrocio dalla vettura a una manovra errata. La conducente del Suv è stata sottoposta come di prammatica in questi casi a test con l’etilometro. Intanto il sindaco, che conosceva bene Fabio Castelli, ha invocato più consapevolezza da parte degli utenti della strada: "Sono 35 anni che non era mai successo a Monza un incidente con coinvolte due motociclette e due deceduti, tra l’altro in un incrocio che non ci dà particolari problemi" e ha minacciato, vista la scarsa attenzione sulle strade, di non rinnovare il contratto dei monopattini in sharing.