MARTINO AGOSTONI
Cronaca

Monza: piazza più bella e sicura con l’asfalto stampato

Tolto il cantiere dopo la rimozione della disastrata pietra di Luserna e la posa dello speciale bitume che sembra un lastricato a cubetti

di Martino Agostoni

Al primo sguardo di piazza Trento e Trieste senza più il cantiere, il risultato è quello auspicato e per cui si è ben pagato: è asfalto, quindi finalmente c’è un passaggio per i veicoli sistemato e resistente, ma non sembra asfalto, così anche l’estetica della piazza pedonale più grande del centro è salva.

Sono state tolte le barriere che dall’inizio di agosto hanno chiuso per circa 500 metri il tratto di piazza Trento e Trieste di fronte al liceo Zucchi, la corsia tra la via Zavattari e largo XXV Aprile, per i lavori di rimozione e sostituzione della pavimentazione in pietra dissestata da anni.

Ieri mattina il passaggio ha riaperto e al posto delle lastre in pietra di Luserna che erano state scelte nel 2012 per completare la riqualificazione di piazza Trento e Trieste e che costarono più di 2 milioni di euro, si è visto il risultato dell’operazione di asfaltatura scelta stavolta come soluzione definitiva ai continui problemi di dissesti, buche e inciampi delle lastre. Ma, per il luogo centrale e storico dell’intervento, è stato scelto di usare una particolare tecnica di asfaltatura, quella dell’asfalto “stampato“ che ha sostituito le lastre con un particolare bitume su cui è stato riprodotto in rilievo il disegno tipico delle pavimentazioni in cubetti di pietra e poi è stato colorato di grigio per sembrarlo anche. Inoltre per scongiurare nuovi cedimenti causati dal passaggio dei veicoli, sono state fatte nella fondo strada delle “iniezioni“ di resina poliuretanica, un materiale è in grado di occupare gli spazi vuoti nel sottosuolo, conferendo così maggiore solidità al terreno.

Si tratta di una tecnologia innovativa che garantisce la durata nel tempo, ha una resa estetica di alta qualità ma anche un costo più alto di una normale asfaltatura di bitume nero: l’intervento, durato 3 mesi e mezzo, è costato 500 mila euro.

Ieri mattina, alla riapertura del passaggio di piazza Trento e Trieste c’erano anche il sindaco Dario Allevi e il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Simone Villa. "Abbiamo chiuso una ferita aperta da anni nel cuore della città - ha commentato Allevi -. Via degli Zavattari sembrava una strada bombardata. Monza non poteva più sopportare una situazione di degrado di questo tipo. Con questo progetto siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità". Soddisfatto anche Villa: "La pavimentazione in pietra non era adatta a sopportare i carichi di traffico a cui è sottoposta ogni giorno via degli Zavattari. Inoltre c’era un problema di sicurezza a causa degli infortuni ai pedoni e dei danni alle auto. Con questo intervento, innovativo dal punto di vista dei materiali e delle tecnologie utilizzate, abbiamo finalmente adeguato una delle strade più importanti della città al suo utilizzo, garantendone la durata nel tempo".