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Monza ricorda l'assassinio di Umberto I: 123 anni dopo

In occasione del 123esimo anniversario del regicidio di Umberto I a Monza, l'Istituto nazionale per la Guardia d'onore ha rinnovato il ricordo dell'evento che ha avuto grandi ripercussioni in Italia e nel mondo. Commemorazione con racconti di storia e testimonianze.

Monza ricorda l'assassinio di Umberto I: 123 anni dopo

Ventinove luglio 2023, 123esimo anniversario del regicidio di Umberto I a Monza per mano di Gaetano Bresci, mentre il re assisteva al saggio ginnico che chiudeva la settimana di festa dedicata a San Giacomo, protettore dei cappellai. L’Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle Reali Tombe del Pantheon, delegazione di Milano e Monza Brianza, ha rinnovato il ricordo dell’evento che ha avuto grandi ripercussioni in Italia e nel mondo.

In un centinaio si sono ritrovati alla Cappella espiatoria per la commemorazione. "Non siamo un partito politico monarchico surrettizio - tiene a precisare il generale Francesco Cosimato, ufficiale d’artiglieria dell’Esercito -. Commemorare re Umberto I significa ricordare un servitore dello Stato".

Le reazioni dei giorni successivi al regicidio sono state raccolte dal regista e appassionato di storia monzese Ettore Radice, che ne ha tratto un cortometraggio. "Il 30 luglio 1900 - racconta - tutti i giornali italiani, tranne l’Avanti!, uscirono listati a lutto con l’annuncio della morte del re a pagina intera. A Milano la folla bastonò un inserviente del palazzo comunale che non riusciva a trovare una bandiera da esporre alla finestra. Il Presidente degli Stati Uniti, William McKinley, che morirà a sua volta assassinato, inviò un messaggio di partecipazione al lutto a nome del popolo americano, comparando il trauma che stava vivendo l’Italia a quello vissuto dagli americani con l’uccisione di Abramo Lincoln nel 1865. Lenin, confinato in Siberia, annotò sul suo diario il 5 agosto: “In Italia hanno ucciso il re. Quando faremo la rivoluzione, lo zar dovrà fare la stessa fine“".

C.B.