Non a tutti sta bene l’inasprimento del Codice. L’altra mattina sotto l’Arengario l’associazione MonzAttiva ha manifestato insieme ad altre forze politiche per porre un limite alla riforma del codice della strada "che non solo cambia nulla ma, anzi, ostacola il lavoro delle amministrazioni che vogliono incentivare la mobilità dolce". "Se si vogliono pene più severe - il commento - occorrono maggiori controlli. Ma la carenza di organico delle forze dell’ordine rende la norma vana". "Il nuovo codice pone limitazioni all’autonomia delle amministrazioni rendendo difficile introdurre le limitazioni di velocità a 30 km/h", dice Michela Palestra, consigliera regionale di Patto Civico: "Si continua a prediligere l’auto trascurando gli utenti deboli; i fondi vengono destinati a Pedemontana, mentre quelli per M5 arrivano col contagocce". "Negli altri Paesi si punta sull’educazione stradale, da noi esclusivamente sulla repressione", dice Tommaso Castoldi di MonzAttiva.
CronacaMonzAttiva protesta e scende in piazza:: "Norme inefficaci"