VERONICA TODARO
Cronaca

Morire nel “cantiere modello“. I sindacati: "Non ci fecero entrare"

Salvatore Minissale ha perso la vita durante i lavori citati anche dal Ministero dell’Istruzione come esempio. Il 54enne è precipitato da un’altezza di dieci metri. La dinamica ancora al vaglio degli inquirenti.

Il cantiere per la costruzione delle nuove scuole medie in via Leonardo da Vinci a Fino Mornasco in cui è avvenuto il drammatico incidente

Il cantiere per la costruzione delle nuove scuole medie in via Leonardo da Vinci a Fino Mornasco in cui è avvenuto il drammatico incidente

Doveva essere un cantiere modello quello per la costruzione delle nuove scuole medie di via Leonardo Da Vinci, citato il mese scorso come esempio anche in una nota del Ministero dell’Istruzione, fino all’incidente che mercoledì pomeriggio è costato la vita a Salvatore Minissale, capocantiere di 54 anni di Cogliate morto dopo essere caduto dal tetto dell’edificio.

"Morire in un cantiere pubblico, mentre si costruisce un luogo dedicato all’istruzione, è un paradosso intollerabile - la dura posizione dei sindacati di Como - Proprio ieri, poche ore prima di questa tragedia, è stato sottoscritto in Prefettura un importante Protocollo d’Intesa sulla sicurezza sul lavoro, un’iniziativa utile ma che da sola non è sufficiente". Nel documento firmato da Cgil Como, Cisl dei Laghi e Uil del Lario si chiedono investimenti struttura per la sicurezza. "Chiediamo che in tutti i cantieri, a partire da quelli pubblici, sia garantita una reale agibilità sindacale, che i nostri rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali (Rlst) possano esercitare pienamente il loro ruolo. Purtroppo, in troppi casi questa collaborazione si rivela difficile da attuare: ci sono ancora imprese, preposti e responsabili che considerano la sicurezza come un ostacolo, un costo in termini di tempo e produttività, anziché come il primo dovere nei confronti di chi lavora".

In una nota diffusa ieri il Comune, che ha la responsabilità dell’opera, spiega che "le dinamiche del fatto sono in corso di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria e il cantiere verrà sottoposto a sequestro", ricordando che l’attività didattica prosegue perché "il cantiere è a sé stante rispetto all’edificio scolastico". "Questo cantiere è sempre stato avvolto da un preoccupante alone di opacità. Nonostante le nostre continue richieste di chiarimenti e verifiche, non ci è mai stata concessa la possibilità di effettuare controlli diretti e trasparenti sulle condizioni e sulla sicurezza del sito - denunciano i consiglieri di minoranza di Fino Futura - Esprimiamo la massima fiducia nell’operato della magistratura e auspichiamo che le indagini facciano rapidamente chiarezza individuando precise responsabilità in questa drammatica vicenda. Restano forti perplessità sul fatto che, pur essendo stato assegnato l’appalto a un’azienda di Napoli, sul posto lavorassero operai di una ditta di Milano".