MONICA GUZZI
Cronaca

Basta morti sul lavoro: la Prefettura lancia un piano straordinario di controlli in provincia

Vertice a Monza dopo lo choc dei sei tragici incidenti dall’inizio dell’anno Le polizie locali entreranno nei cantieri, più verifiche con Ats e ispettorato

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Ambulanza

Monza – Un piano straordinario per fronteggiare l’emergenza delle morti sul lavoro in Brianza. Primo passo, l’avvio di controlli serrati coivolgendo tutti gli organi che hanno funzioni di vigilanza in materia di lavoro, dall’Ats fino ai Comuni con le diverse polizie locali, grazie ad un programma che sarà sviluppato con il coordinamento della Prefettura. Sei morti sul lavoro da gennaio, investiti da pesi nei cantieri o risucchiati dai macchinari sui quali stavano lavorando (come nell’orribile morte di Moustafa in un compattatore dei rifiuti a Monza) sono troppi, e la prefetta chiama tutti a raccolta per impedire una escalation che sa di beffa, poiché si inserisce i un trend caratterizzato da un calo degli infortuni meno gravi e perché in nessuno dei casi mortali del 2024 si è trattato di rapporti di lavoro irregolari. Da qui la scelta di serrare le fila. Così la prefetta Patrizia Palmisani nei giorni scorsi ha voluto incontrare enti e associazioni a vario titolo attive nella tutela della sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di "condurre un esame del fenomeno infortunistico sul territorio".

L’incontro , fa sapere la prefettura, "è stato organizzato nell’ambito delle attività del protocollo d’intesa per il potenziamento della sicurezza sul lavoro nella provincia di Monza e della Brianza, promosso dalla Prefettura nel 2020 e attualmente in fase di rinnovo". All’incontro, insieme al questore e ai comandanti provinciali di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, hanno partecipato i direttori di Ats Brianza e dell’ispettorato territoriale del lavoro, i referenti dell’Inps, dell’Inail, della Provincia, della Camera di commercio, dei sindacati, delle associazioni di categoria e dell’Anml. Ad aprire la riunione, i dati di Ats Brianza sull’ultimo triennio.

Un periodo sulla carta favorevole, caratterizzato dalla diminuzione del numero complessivo di infortuni: nell’intero 2023 si è registrata una riduzione del 19,76% rispetto al 2022 e nel primo semestre del 2024 la riduzione è scesa di un altro 4,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Di contro sono cresciuti gli incidenti segnalati sul Registro regionale degli infortuni mortali, passati dalle cinque tragedie nel 2022 (nei comuni di Lissone, Biassono, Verano Brianza, Arcore, Besana Brianza), a un solo caso nel 2023 (nel comune di Macherio), per arrivare già a sei nell’anno in corso (due a Monza e uno nei comuni di Brugherio, Sovico, Vimercate e Cesano Maderno).

«Dall’esame delle dinamiche dei cinque incidenti mortali occorsi dall’inizio dell’anno è emerso che tale dato, seppure in controtendenza rispetto al generale andamento del fenomeno infortunistico in provincia, non sembra poter essere ricondotto a un’unica causa, trattandosi di episodi caratterizzati da dinamiche eterogenee e verificatisi in settori economici diversi (costruzioni, industria, servizi ambientali, agricoltura) – sottolineano dalla Prefettura –. Nessuno degli incidenti in questione, peraltro, è maturato in un contesto di lavoro irregolare, spesso accompagnato da gravi riduzioni degli standard di sicurezza".

Di qui "l’importanza di concentrarsi sulla prevenzione, soprattutto attraverso la diffusione di iniziative di sensibilizzazione e di formazione rivolte ai lavoratori e ai datori di lavoro". Con un nodo importante da sciogliere: "le notevoli difficoltà di raggiungere le imprese di dimensioni più contenute, caratterizzate da pochi dipendenti e da una naturale prossimità tra i lavoratori e i responsabili, che rendono più complessa la valorizzazione delle figure dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione".

Ats e Ispettorato del lavoro hanno assicurato la promozione di un dialogo sempre più stretto con i rappresentanti dei lavoratori in occasione delle ispezioni nelle aziende, per andare più a fondo della verifica del rispetto delle norme. E per "elevare l’efficienza delle verifiche in materia di lavoro e di legislazione sociale", la prefettura avvierà un confronto con i Comuni per "promuovere il coinvolgimento delle polizie locali nelle attività di controllo nel settore dei cantieri edili, secondo un modello già sperimentato in alcuni territori".