CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Nanni Valentini, liceo “a pezzi“ ma modello

Il preside Soroldoni va in pensione e lascia un ottimo artistico, ospitato però in una struttura decadente e senza manutenzione.

di Cristina Bertolini

Nuovo anno scolastico all’orizzonte con tante incognite. Le tratteggia Guido Soroldoni, preside del liceo artistico Nanni Valentini della Villa reale che sarà a riposo dal primo settembre. Il prossimo dirigente troverà una scuola complessa che sa creare senso di appartenenza in studenti e docenti, malgrado sia forse quella strutturalmente più “disastrata“ di Monza. Ma si sa, sono i docenti che fanno la scuola.

"Dal 2006 quando ho assunto la dirigenza - ricorda Soroldoni - la scuola è cresciuta da 33 classi con 660 studenti a 51 classi con 1100 studenti, del diurno e 100 del serale, attiva dalle 7 del mattino fino alle 23. È tornata ad essere parte della città, come negli anni ‘80 con decine di progetti attivi, 250 studenti monzesi del diurno e 22 laboratori. Un rammarico? Quello di non essere riuscito a ricreare l’Isia, cioè il percorso accademico e a ristrutturare gli spazi".

È dei giorni scorsi il collasso di una parte del tetto dell’ex Borsa (che aspetta da anni la ristrutturazione), perciò due pareti esterne sulla strada si sono dilatate e sono state transennate, perché pericolanti. Il dirigente ha interpellato il Comune che ha chiuso l’ingresso da via Boccaccio e a settembre tutti gli studenti entreranno dalla Villa reale.

"Si creerà un problema di traffico - anticipa Soroldoni - al Consorzio Parco e Villa non saranno contenti di avere un viavai di studenti dall’ingresso centrale. Dai giardini della Villa non si può entrare, perché l’ingresso è largo 80 centimetri". Alla ristrutturazione del Borsa è designato un finanziamento di 5.5 milioni, dal 2017, nell’ambito del “Patto per la Lombardia“, ma in Italia i tempi medi dal progetto al cantiere sono di circa 8 anni... il Covid ha fatto il resto. Infatti il progetto definitivo è stato redatto. Ora manca il bando per l l’assegnazione, più passaggi burocratici vari.

"Ci vorranno ancora almeno tre anni prima della consegna dell’edificio" anticipa il preside. Infissi, infiltrazioni, termosifoni da pulire, marciapiedi da riparare. Neanche la manutenzione ordinaria è mai stata fatta da anni. "Ho chiesto all’ufficio giardini del Comune il taglio dell’erba - dice Soroldoni - niente da fare, perché i licei sono di competenza della Provincia. La Provincia: “non è un nostro edificio“ e lo scarica barile continua. La scuola non dispone di un montascale per disabili: la Sovrintendenza lo ha vietato, piuttosto un ascensore esterno...ancora più antiestetico e comunque non realizzato, perché i responsabili della Sovrintenza cambiano di continuo“.

Intanto si affaccia un altro problema. La scuola si spartisce con il biennio dell’Hensember gli spazi di via Magenta, di proprietà degli Artigianelli. Da settembre 6 aule saranno destinate al liceo Zucchi. "Sarà difficile gestire la convivenza di tre scuole - dice Soroldoni - ingressi e uscite scaglionati, bagni separati, accesso al bar a turno...la vedo dura, in una struttura a sua volta compromessa".