
L'ex assessore regionale Massimo Ponzoni
Seregno (Monza Brianza), 27 Settembre 2017 - Anche Massimo Ponzoni è indagato di corruzione nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Monza sui rapporti tra 'ndrangheta e politici a Seregno che vede al centro il costruttore Antonio Lugarà (finito in carcere) e il sindaco di Seregno Edoardo Mazza (agli arresti domiciliari). Con Ponzoni, ex assessore lombardo e golden boy del Pdl in Brianza, arrestato nel 2012 per corruzione nell'urbanistica di Desio e condannato in primo e secondo grado (è in attesa della pronuncia della Cassazione) sono indagati Lugarà e il dirigente dell'ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti del Tribunale di Monza Vincenzo Corso.
Secondo quanto ricostruito dai pm monzesi Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo il costruttore ha telefonato al dirigente degli ufficiali giudiziari chiedendo di posticipare uno sfratto che riguardava Massimo Ponzoni. L'ex assessore lombardo è stato oggetto ieri di una perquisizione da parte dei carabinieri che stavano eseguendo le misure di custodia cautelare disposte dal Tribunale di Monza. Nella stessa inchiesta i militari hanno acquisito documentazione nelle sedi delle ex Asl di Monza, Desio e Pavia in merito all'accusa di corruzione contestata invece ad Antonio Lugarà e all'ex assessore lombardo alla sanità Mario Mantovani (indagato a piede libero), che l'imprenditore avrebbe chiamato per favorire la promozione a primario o il trasferimento di alcuni medici di sua conoscenza. Intanto il gip ha fissato i primi interrogatori di garanzia: domani mattina quello di Lugarà e venerdì quello di Edoardo Mazza.
"Riteniamo l'iter amministrativo sull'area ex Dell'Orto legittimo e inappuntabile e manca il corrispettivo della corruzione perchè l'appoggio elettorale non configura l'utilità della corruzione" - ha dichiarato l'avvocato Luca Ricci, che con il collega Bruno Brucoli difende Antonio Lugarà. E' difeso invece dall'avvocato Antonino De Benedetti il sindaco di Seregno che, secondo il suo difensore, "è prostrato, tanto da essere svenuto durante la lettura dell'ordinanza di custodia cautelare" ma "chiarirà tutto" e "sta valutando" se dimettersi dall'incarico pubblico. Domani pomeriggio sarà invece la volta dell'interrogatorio del consigliere comunale Stefano Gatti, ritenuto il "cavallo di Troia" di Lugarà in Comune a Seregno e difeso dall'avvocato Gianluca Crusco.
di STEFANIA TOTARO