
La pizzeria Country di via Colzani
Seregno (Monza e Brianza), 28 ottobre 2017 - «La pizzeria Country di proprietà di Santo Sculli è stata interdetta ai sensi degli articoli del Codice Antimafia». Da questa mattina lo storico locale seregnese dei nottambuli affamati della Brianza è ufficialmente chiuso. Lo ha disposto la Prefettura di Monza e Brianza che con una nota ieri, venerdì 27 ottobre, ha emesso un’informazione antimafia interdittiva nei confronti della pizzeria di via Colzani.
Un provvedimento successivo alla richiesta di rilascio della comunicazione antimafia presentata dal Comune di Seregno. L’informativa antimafia, firmata dal Prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi, richiama la nota del 4 ottobre del Centro Operativo Dda di Milano, relativo all’indagine denominata «Dedalo», in cui si legge che la pizzeria «Country» sarebbe stata il luogo di incontro di alcuni affiliati alla locale di ’ndrangheta di Limbiate, Fortunato Calabrò e Giovanni Vitalone e alla «locale» di Mariano Comense, Giuseppe Morabito, Domenico Staiti e Rocco Depretis, raggiunti da provvedimento di custodia cautelare in carcere.
L’operazione «Dedalo» ha coinvolto anche Massimo Salvatore Sculli, figlio di Santo Sculli, titolare della pizzeria «Country», arrestato per i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione abusiva di armi e munizioni. La Prefettura di Monza e Brianza ha ritenuto, pertanto, che l’attività commerciale possa subire interferenze di natura mafiosa e sussista una concreta possibile ingerenza mafiosa nella gestione degli affari.
A seguito dell’informativa il Comune di Seregno ha adottato tre provvedimenti nei confronti della pizzeria «Country». Il primo comporta la decadenza dei titoli di autorizzazione relativi alla somministrazione di cibo e bevande e commercio su aree pubbliche: un termine tecnico che ritira di fatto la licenza per vendere cibi e bevande. Questo provvedimento chiude di fatto l’attività che si è sempre occupata di fornire pizze al trancio.
Il secondo provvedimento è l’ordinanza comunale ingiunzione di demolizione della struttura abusiva, la parte esterna coperta destinata al posizionamento dei tavoli. Gli uffici comunali di Seregno hanno specificato che questo provvedimento non ha nulla a che fare con le richieste della Prefettura. Il provvedimento di ingiunzione alla demolizione per un manufatto abusivo è stato portato avanti autonomamente dagli uffici comunali seregnesi e solo notificato contemporaneamente all’interdizione della Prefettura di Monza. Di fatto è partito l’iter che porterà alla demolizione di una parte del locale che era stata realizzata da diversi anni.
Infine, l’ultimo provvedimento nei riguardi dell’attività di via Colzani, riguarda la decadenza della concessione di occupazione suolo pubblico. I tre provvedimenti avranno efficacia da oggi, sabato 28 ottobre.
Ecco la replica degli interessati. «Santo Sculli, nella sua qualità di titolare e gestore della Pizzeria Country, dichiara di non comprendere le ragioni di detto grave e del tutto ingiustificato provvedimento in quanto il locale opera da 28 anni sul territorio senza aver mai avuto alcun problema con la giustizia ed è frequentato da clienti che provengono da varie parti della Lombardia e non solo dal Comune di Seregno – ha spiegato l’avvocato monzese Stefania Bramati che difende il padre Santo Sculli – Ribadisce che la pizzeria non è mai stata gestita dal figlio Massimo. Fa presente che detta inaspettata chiusura oltre a recare un gravissimo danno patrimoniale e mette in difficoltà dieci famiglie con figli piccoli. Confida di chiarire il prima possibile la del tutto ingiustificata applicazione di una misura così grave».