Immagina un grande cantante della musica lirica, uno dei migliori baritoni della Storia, e pensa che gli ultimi 23 anni della sua vita aveva scelto di viverli a Monza, dove aveva messo portato la sua famiglia, con moglie e tre figli e si godeva la città fra una Prima della Scala e una tournée nei più prestigiosi teatri del mondo.
Immagina che una dei suoi figli, che è rimasta in città, per ricordare il padre, scomparso ormai 18 anni fa, decida di aprire una Fondazione intitolata al nome di papà, per raccogliere, conservare e trasmettere tutta la sapienza del genitore.
Immagina che a un certo punto, con una scuola di perfezionamento che sta sfornando fior di cantanti proprio a Monza, decida di provare a mettere in scena un’opera lirica, pur in versione ridotta, in una città che un teatro vero e proprio non lo ha più.
E la scelta cade sulla Traviata, uno dei titoli più impegnativi e rappresentati di Giuseppe Verdi, che debutterà al cineteatro Triante.
Facciamo un passo indietro. Suo padre, Piero Cappuccilli, come si diceva, è stato uno dei più grandi cantanti lirici del mondo. Si diceva che la sua passione per il nuoto e la vita marinaresca ereditata dal padre, ex ufficiale di Marina, gli consentisse dei fiati di una lunghezza prodigiosa.
Un baritono che aveva calcato i palcoscenici dei più grandi teatri – 11 inaugurazioni della Scala – e che ha vissuto a Monza 23 anni. E qui ci ha cresciuto i suoi figli.
Proprio da lì è nata l’idea della figlia Patrizia di aprire una Fondazione intitolata a Piero Cappuccilli con una Scuola di alto perfezionamento per canto lirico e moderno.
A Triante, al cineteatro di via Duca D’Aosta 8, in questi giorni hanno fatto le ultime audizioni, a cui hanno preso parte oltre cinquanta cantanti provenienti da tutta Europa.
I migliori della scorsa stagione, selezionati molto attentamente, hanno già cominciato a esibirsi. E giovedì alle 21, alcuni di loro debutteranno proprio a Monza nella Traviata, uno dei classici più amati di Giuseppe Verdi.
Nel cineteatro ci saranno nei ruoli di Violetta Valery il soprano sudcoreano Vittoria Kim, Alfredo Germont sarà interpretato dal tenore torinese Amedeo Folco mente il baritono filippino Joseleo Logdat darà voce a Giorgio Germont. Con loro, seppur in allestimento ridotto (Opera pocket), si esibirà una vera orchestra (una dozzina di elementi): l’Orchestra Cameristica Lombarda diretta dal Maestro Ennio Cominetti.
E a fare da Coro, una ventina di elementi della Corale Monzese (diretta dal Maestro del Coro Filippo Dadone), un’istituzione in città, dove vanta una storia lunghissima. Direzione artistica e regia di Vincenza Dellapina.
"Non vogliamo fare opera, non ne abbiamo i mezzi economici – premette Patrizia Cappuccilli - ma fare musica e cultura.
E consentire di portare avanti un grande nome come quello di mio padre. E fare anche un poco di beneficenza: una parte dell’incasso (biglietti a 10-15 euro in vendita all’indirizzo mail info@pierocappuccilli.it e al numero 353.33.50.473) andrà all’associazione Asvap di Monza e Brianza, l’Associazione volontari aiuto ammalati psichici. Sono entusiasta, alla serata si saranno anche ospiti speciali dall’Ambasciata e dal Consolato filippino in Italia: il ministro Nina Cainglet, il console generale Donna Feliciano Gatmaytan, Ramon Gatmaytan, il console generale a Milano Elmer Cato. Per il Comune di Monza abbiamo invitato il sindaco Paolo Pilotto e l’assessora alla Cultura Arianna Bettin".
Una riflessione. "Fare musica e cultura è costoso - aggiunge Patrizia Cappuccilli -, ma speriamo di trovare qualche sponsor che possa contribuire al nostro sogno.
E il teatro di Triante, pur piccolo, è perfetto: ha 200 posti a sedere (la prima fila sarà occupata dall’orchestra) e ha un’acustica perfetta".