I costi per recuperare un bene sottratto alla criminalità organizzata possono rivelarsi troppo onerosi.A Monza ne sanno qualcosa. In via Marelli a San Fruttuoso ci sono due terreni confiscati, proprio accanto a dove la ‘ndrangheta aveva provato a eliminare bruciandoli i resti di Lea Garofalo, la collaboratrice di Giustizia che si era ribellata alle logiche mafiose e aveva pagato il suo gesto con la vita.
La Giunta comunale di Monza nel 2022 aveva approvato la manifestazione di interesse per acquisiri due beni (8.826 metri quadri, valore 258mila euro).
"Un valore simbolico di grande rilievo - aveva spiegato con orgoglio vicesindaco Egidio Longoni -. Cercheremo di individuare una destinazione d’uso utile per funzioni sociali all’interno della città". Si trattava della prima volta, per il Comune di Monza, in cui veniva iscritto a patrimonio un bene proveniente dalla confisca alla criminalità organizzata. Ma le cose non si sono messe per il verso giusto. L’idea era quella di costruirci alloggi per persone fragili, ma quando ci si è andati a mettere mano, la brutta sorpresa. Quei terreni erano contaminati da sostanze inquinanti e rifiuti ad alto coefficiente di tossicità. E bonificarli sarebbe costato troppo, "almeno un milione e mezzo di euro" spiega Longoni. E dunque? "I due terreni saranno restituiti allo Stato". Delle operazioni di bonifica potrebbe piuttosto farsi carico l’Agenzia, a cui presto saranno riconsegnati. E di qui al Demanio: "Ma se l’Agenzia - lascia una porta aperta Longoni - , a bonifica realizzata, volesse riaprire una discussione con l’amministrazione, potremmo continuare a lavorare al progetto che, nelle nostre intenzioni, avrebbe portato alla realizzazione di alloggi per persone in condizioni di fragilità e di uno spazio interattivo da dedicare all’educazione alla legalità. Purtroppo al momento non abbiamo i soldi necessari, che avevamo già impegnato per la bonifica di un altro terreno, in via Collodi".
Intanto Libera sta lavorando per ricordare al meglio l’uccisione di Lea Garofalo e Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Venerdì e sabato sono previsti incontri culturali, laboratori educativi e momenti di riflessione dedicati alla figura di Lea e al significato della sua lotta. Domenica, nel quartiere di S. Fruttuoso, si terrà l’evento commemorativo principale: un momento collettivo per ricordare Lea. Queste giornate saranno anche l’occasione per fare il punto su “La Strada di Lea”, il progetto culturale ed educativo lanciato un anno fa.
Da.Cr.