Non solo il tempio del calcio monzese, ma anche un luogo iconico di bellezza, stile e modernità. Per questo l’U-Power stadium – registrato agli annali come stadio Brianteo – è una delle tre location di Monza di quest’anno delle Giornate Fai di primavera, insieme alla Cappella Reale e al Teatrino di Corte della Villa Reale. In corso tra ieri e oggi – ancora possibili le visite fino alle 18 – hanno visto un enorme afflusso di visitatori nell’impianto sportivo, 1.070 (solo ieri) contro i 650 dei luoghi “reali”. Non solo tifosi del Monza, ma anche tanti incuriositi dal fatto di vedere un grande stadio per la prima volta da dietro le quinte.
"Durante la visita culturale facciamo visitare le nuove aree interne come la splendida Rinascente Lounge, arricchita da foto storiche di tutti gli stadi monzesi, e la modernissima sala conferenze, dove si proietta un video che spiega la storia dell’Ac Monza, dal 1912 ad oggi – spiega Dario Piovera, delegato Fai Monza –. Il percorso continua poi nei luoghi simbolo dei calciatori: lo spogliatoio, il tunnel d’ingresso in campo e il terreno di gioco, dove si spiegano la struttura e il manto erboso, in parte naturale e in parte sintetico, uno dei migliori in Italia". I visitatori hanno così l’opportunità di vedere da vicino i lavori di ristrutturazione effettuati negli ultimi anni dalla proprietà Fininvest: dal 2019 la società della famiglia Berlusconi ha dato avvio a tutta una serie di interventi di ammodernamento dell’infrastruttura (per 13 milioni di euro), dotandola di un potente impianto di illuminazione completamente rinnovato, di spogliatoi e mixed zone nuove, della ristrutturazione della tribuna centrale con al centro la tribuna autorità dotata di aree hospitality, 4 sky box di ultima generazione, tribuna stampa e 4 gabbiotti per speaker e telecronisti, e di un nuovo settore tribuna est, che nel 2022 ha ampliato i posti disponibili, rendendolo stadio di Serie A. "Oggi l’U-Power Stadium ha una capienza totale di 17.102 posti - racconta Sergio Cereda, delegato Fai Monza -. È composto da una tribuna centrale coperta che può contenere oltre 4.500 posti a sedere, dalla tribuna est e dalle curve sud e nord, più basse delle tribune". Da qui l’excursus storico-architettonico: "Ultimato nel 1988, il Brianteo è un esempio di architettura sportiva che si richiama allo stile del tardo brutalismo, dal termine francese ’béton brut’, coniato dall’architetto modernista Le Corbusier - spiega l’esperto -. Si traduce in ’calcestruzzo grezzo’: infatti il cemento armato è a vista e le linee marcate mirano a enfatizzare gli elementi strutturali dell’edificio. La tensostruttura centrale, sospesa e ancorata alle due torri laterali, è una struttura bellissima e iconica.
Domina lo sguardo venendo dai principali raccordi stradali della zona est della città, viale Stucchi e viale Sicilia. La suggestione per il futuro - conclude la guida - potrebbe essere quella di dotare di coperture mobili anche le altre tribune, rendendolo chiuso all’occorrenza".