MARCO GALVANI
Cronaca

Nell’ex centro Rai del Parco una scuola di giornalismo

Il deputato leghista Massimiliano Capitanio della Commissione di vigilanza: "Potrebbe giocare una partita importante la revisione del canone d’affitto"

di Marco Galvani

Ex centro Rai nel Parco di Monza, "il Consorzio forse dovrebbe andare incontro alle esigenze del mercato e intervenire sulla onerosità dell’affitto". Massimiliano Capitanio, deputato brianzolo della Lega e membro del collegio di vigilanza della Rai, conferma l’attenzione al destino dell’edificio immerso nel Parco, esempio di architettura industriale realizzato tra il 1953 e il 1954 su un progetto che porta le firme di Giò Ponti, Alberto Rosselli e Antonio Fornaroli, rimasto operativo fino all’autunno del 2018 come centro di controllo.

Abbandonato anche per colpa del canone annuo di 152mila euro - oltre alle spese di gestione e ai necessari lavori di ristrutturazione - da versare nelle casse del Consorzio Parco e Villa Reale. Fuori mercato per quell’area di 1.450 metri quadrati del valore immobiliare di quasi 3,2 milioni di euro. Anche se la linea del Consorzio è sempre stata a senso unico: "Non possiamo svendere uno dei nostri pezzi pregiati".

Anche se una soluzione occorre trovarla in tempi rapidi. Perché non si tratta soltanto di salvare dall’abbandono un edificio nel Parco. C’è anche una questione di conti: da quando la televisione di Stato se n’è andata è venuta a mancare un’entrata importante nel bilancio dell’ente che gestisce il Parco e la reggia. E senza quei soldi, anche solo la manutenzione ordinaria del verde rischia di essere penalizzata. Meglio sarebbe trovare una via di mezzo. Anche perché fino ad ora nessuna delle idee proposte hanno avuto le gambe per andare avanti: si è parlato di metterci dentro un ristorante o addirittura una Spa, di confermare la vocazione a uffici oppure di realizzare un museo della televisione, o ancora trasformarlo in sede di un corso universitario. A meno che il progetto del nuovo canale in lingua inglese RaiCom non si sviluppi proprio nel Parco di Monza.

"Stiamo parlando soltanto di ipotesi, si potrebbe anche pensare di portare Radio Rai come anche una sede per il Nord Italia della scuola di formazione giornalistica della Rai – aggiunge Capitanio –. Credo che Monza potrebbe giocare la sua partita. Le idee non mancano, ma bisogna metterci i soldi". E proprio per questo "potrebbe giocare un peso importante il rivedere il canone di affitto", ma in ogni caso "occorre anche attendere la nomina del nuovo direttore del Consorzio con il quale imbastire discorsi concreti".

Certo è che "è mio impegno, insieme con Igor De Biasio (altro esponente della Lega con un posto nel Cda Rai, ndr), fare in modo che il governo prenda in seria considerazione l’ipotesi di continuare a utilizzare la ex struttura della Rai all’interno del Parco di Monza". Anche se a inizio anno hanno pure smantellato i 17 antennoni utilizzati per creare una rete di controllo dei segnali in bassa frequenza di Rai Way.