Con la delibera di Giunta 76 del primo aprile, a conclusione di uno studio della società di consulenza D’Aries & partners srl, il Comune di Brugherio ha deciso di esternalizzare la gestione dell’asilo nido Munari (a cui afferiscono circa 50 utenti) da settembre 2025, ma di mantenere come dipendenti comunali 4 educatrici e un’ausiliaria già in organico. Per loro è previsto un corso per il reinserimento in altri servizi. A oggi il nido può contare appunto sulle quattro educatrici e un’ausiliaria a tempo pieno, a cui si aggiungono altre 7 educatrici (4 a tempo pieno e 3 a tempo parziale) inviate da un’agenzia interinale. Quindi, in totale, il nido funziona con 12 operatrici. Per le 7 esterne, il contratto provvisorio non è più prorogabile, essendo scaduti due anni. Il Comune, come spiega la vicesindaco Mariele Benzi (con delega al Personale), necessita di diverse decine di persone: assumendo sette educatrici al nido non avrebbe più risorse per rimpolpare altri servizi.
Diverse le ipotesi percorse con D’Aries ormai da giugno 2024: utilizzare l’azienda speciale Fondazione Piseri per le assunzioni, oppure un ramo dell’azienda speciale Farmacie comunali, ma occorrerebbe assumere anche una figura apicale, comunque costosa. "Dall’analisi delle condizioni tecniche dai dati di gestione 2023 - spiega la vicesindaco - la gestione comunale del nido costa 721mila euro, l’esternalizzazione, con gara a evidenza pubblica ne costa 558mila, compresa mensa, costi e gestione del personale, spese, materali di consumo e manutenzione ordinaria. Ma abbiamo scelto di tutelare cinque dipendenti storiche del Comune, rinunciando ad altrettanti bandi di personale tecnico qualificato. Per il nido, il nuovo gestore valuterà il fabbisogno e deciderà come assumere". Le dipendenti hanno espresso come preferenze per il ricollocamento il settore cultura, biblioteche, eventi e segreteria del sindaco, che sono fra gli uffici più carenti a livello di personale.
C.B.