BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Niente “cassa” alla Planet Farms. Il rogo non brucia i posti di lavoro

I manager confermano la fiducia: la produzione riprenderà a luglio con il nuovo impianto nel Comasco

Niente “cassa” alla Planet Farms. Il rogo non brucia i posti di lavoro

Niente cassa integrazione alla Planet Farms, la fattoria verticale di Cavenago rinuncia – nonostante ne avrebbe diritto – agli ammortizzatori sociali per la settantina di dipendenti che gravitano attorno nelle serre andate a fuoco due settimane fa per un guasto a un compressore.

Un incendio impressionante, per fortuna, senza feriti. Ora, i fondatori, Luca Travaglini e Daniele Benatoff, lanciano un segnale preciso al personale, che non si vedrà ridotto lo stipendio. Fiducia è la parola d’ordine, mentre il gruppo spinge sull’acceleratore per inaugurare il secondo sito, a Cirimido, nel Comasco, 20mila metri quadrati di coltivazione, il doppio di quella brianzola. Apertura prevista a fine luglio, mentre sulla rinascita del capannone in via Santa Maria in Campo la riserva non è sciolta, le valutazioni sono ancora in corso. La dirigenza conferma "la missione per l’innovazione e la sostenibilità" e sottolinea che i concetti riguardano anche i dipendenti. E non sono parole. "L’impegno - aggiungono dal quartier generale - è tutto concentrato sul nuovo sito". Produzioni sospese fino all’estate, dunque, ma Planet Farms assicura che quando riprenderanno "saranno garantiti ai consumatori altissimi standard di qualità, freschezza e gusto senza scendere a compromessi. Il nuovo impianto sorgerà su un’area complessiva di 40mila metri, di cui 11.500 dedicati allo stabilimento, numeri che ci permetteranno di compiere un ulteriore passo in avanti in termini di hi-tech ed efficienza".

Si volta pagina per lasciarsi alle spalle l’incidente. "I team tecnici di ingegneri, agronomi e informatici hanno portato a termine una serie di test per aumentare e ottimizzare le dotazioni tecnologiche già utilizzate a Cavenago. L’obiettivo - sottolineano i manager - è anche quello di acquisire dati sempre più precisi e puntuali per garantire nella futura fabbrica un monitoraggio dettagliato e costante del prodotto e di tutti i parametri di crescita. Attività che si accompagnano all’organizzazione di installazione, allestimento e avviamento. Dal punto di vista energetico le nuove serre rispecchieranno la nostra ‘filosofia verde’, saranno alimentate anche tramite fonti rinnovabili, tra cui pannelli fotovoltaici che occuperanno una superficie di circa 8 mila metri". Gli ingredienti sono sempre gli stessi: luce, acqua, aria e sali minerali, le piante cresceranno all’interno di "camere bianche" prive di agenti esterni e con aria pura, alimentate da led a basso consumo, niente pesticidi, e l’acqua verrà riciclata per ridurre l’impatto ambientale.