In principio erano tre oratori con tre parrocchie, poi sotto la regia di Morena Penati, i mille progetti sono confluiti in un unico tavolo di lavoro che muove giovani e ragazzi sul territorio di San Biagio. Sono tante le proposte per tutti, dai 3 ai 18 anni e anche oltre.
C’è “Tutti in scena“, lo storico laboratorio teatrale nato nella parrocchia di San Pio X, esteso poi a tutti i bambini anche di San Biagio e Santa Gemma. "L’intenzione – spiega Morena Penati, responsabile del Progetto Gaci – è quella di offrire un’opportunità di incontro, coesione e crescita e sfruttare le ptenzialità del teatro come generatore di riconoscimento e consapevolezza per i singoli e i gruppi, ma anche offrire una proposta qualificata, secondo il metodo del teatro sociale, che avvicina i ragazzi (e a ricaduta anche gli adulti) a temi educativi, promuovendo il rispetto della pluralità".
Agli adolescenti viene proposto il laboratorio di scenografie, necessarie alla rappresentazione teatrale, ma anche come occasione di aggregazione e di servizio ai più piccoli. Per la scuola dell’infanzia si sperimentano attività creative, con l’obiettivo di conoscersi e fare gruppo, cominciando a creare il tessuto di quelle amicizie e accompagnano nel tempo.
"Le attività manuali, il gioco e il cineforum – racconta Davide, uno dei ragazzi che frequentano l’attività – è un modo per stare insieme, conoscere altri ragazzi e conoscere il mondo del teatro".
Ormai consolidato negli anni il corso amatoriale di batteria “Tum tum cha“, rivolto a bambini e ragazzi, per aiutare i partecipanti a prendere confidenza e familiarità con la musica, sviluppando competenze di base: muoversi, suonare inventare suoni. Il tutto all’insegna della crescita globale, stimolando attenzione, memoria, linguaggio, coordinazione, creatività e naturalmente socializzazione e inclusione. Il calcio parla il linguaggio dell’aggregazione per eccellenza. Il Gaci football team è composto da tre gruppi di bambini e ragazzi che allenano forza, velocità, rapidità e resistenza, prendendosi cura anche degli aspetti emotivi e relazionali. Si insegna cioè a riconoscere e dare un nome alle proprie emozioni: paura di fallire, felicità e frustrazione.
"Si partecipa ai tornei – sottolineano gli educatori – perché lo sport è anche sfida, confronto e socialità". Un sabato mattina al mese ai bambini e alle bambinie della scuola primaria viene dedicato “Un sabato per te“: volontari, educatori e adolescenti affiancano i piccoli nello studio e propongono giochi e laboratori creativi, occasione per trasmettere contenuti educativi.
L’oratorio poi non va in vacanza. Durante le vacanze di Natale e di Pasqua vengono proposti pomeriggi di studio e di aggregazione ai bambini e ai preadolescenti della scuola media, con attività adeguate alle specificità dei due gruppi.
L’obiettivo principale è offrire una proposta educativa mirata, in momenti particolari dell’anno, meno intensi e strutturati. Un pomeriggio alla settimana è dedicato anche ai ragazzi delle medie e superiori, come spazio di riflessione sulla loro crescita, attraverso lo studio insieme, il gioco e il confronto. Per l’estate, dalla storica esperienza degli oratori estivi (ora realizzati con il contributo di tutta la rete) si è aggiunto il Gaci Camp.
A luglio, oltre al campeggio in montagna, per chi rimane in città educatori e volontari accolgono i bimbi della scuola primaria con momenti di gioco, compiti, piscina e gite.
Infine il laboratorio di falegnameria, nato per i preadolescenti. Poi ha coinvolto anche genitori e nonni, a cominciare dal periodo natalizio, per la costruzione del presepe, per l’ingresso dell’oratorio. Da qui è nato “Tutti in bottega“, un’officina delle idee con ingranaggi e attrezzi, per far incontrare nonni e nipoti, donne di culture diverse, adolescenti delle tre parrocchie e quartieri monzesi.
C.B.