CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Monza, nota al figlio: il papà entra a scuola e prende a testate il maestro

Il docente aveva dato una nota disciplinare a un bambino troppo esuberante. Il padre ha preteso un colloquio e d è entrato per farsi giustizia da solo

Violenza a scuola: protagonista un padre (Foto d'archivio)

Monza, 19 maggio 2024 –Accade in una scuola di Monza: un insegnante viene aggredito e preso a testate per aver dato una nota. I genitori, alle 16.30 di ieri, orario di uscita da scuola, hanno visto un altro genitore uscire visibilmente alterato dal plesso scolastico.

Chiedendo ai docenti, è emerso l’episodio: dopo avere saputo di una nota data al proprio figlio che disturbava in classe, il genitore ha chiesto un colloquio immediato con l’insegnante. Di regola, in tutte le scuole, i colloqui si possono avere solo in certi periodi dell’anno. In situazioni straordinarie occorre inviare una mail alla dirigenza. Negato il colloquio, il genitore è entrato a scuola, trasgredendo ogni divieto, e ha aggredito l’insegnante. Come raccontato e scritto in una chat fra i genitori, avrebbe addirittura preso a testate il docente. La situazione è stata segnalata poco dopo alla dirigente che si è detta scossa dall’accaduto. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma si riserva di intervenire una volta acquisiti i dettagli dall’insegnante interessato. I genitori della classe hanno fatto quadrato a sostegno del loro maestro, molto apprezzato da alunni e famiglie, vittima di un gesto inqualificabile e vergognoso da parte di un genitore. È inaccettabile, come dicono i genitori, che in una classe un insegnante debba subire violenze fisiche per il semplice fatto di svolgere il proprio lavoro.

Questo atto di aggressione non solo è un vile attacco contro un educatore che dedica la sua vita alla formazione dei nostri figli, ma rappresenta anche una grave mancanza di rispetto verso tutta la comunità scolastica. "È inammissibile che un genitore risponda con violenza a un richiamo disciplinare, un normale strumento educativo usato per il bene del bambino – dice un altro genitore – Condanno fermamente questo comportamento barbaro e chiedo che vengano presi provvedimenti severi contro il responsabile. Gli insegnanti devono essere protetti e rispettati, non minacciati o aggrediti. La violenza non può e non deve mai essere giustificata. A tutti gli insegnanti, voglio dire grazie per la vostra pazienza, per la vostra passione e per il vostro coraggio. Continuiamo a sostenervi e a rispettarvi, perché il futuro dei nostri figli è nelle vostre mani. Non siete soli".