Nova Milanese (Monza e Brianza), 6 Novembre 2018 - Infermo totale di mente per disturbo delirante e socialmente pericoloso il killer del tallio, che però è in grado di partecipare al processo. E' la conclusione a cui è giunta la perizia psichiatrica disposta dal gup del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci per Mattia Del Zotto, il 28enne di Nova Milanese che ha ucciso con il veleno nell'acqua minerale i nonni e una zia paterni e ha mandato in ospedale altri quattro parenti e la badante. La consulenza era stata disposta d'ufficio dal giudice dopo che le perizie di accusa e difesa avevano avuto esiti contrastanti. Per l'esperto nominato dal pm monzese Carlo Cinque, Mattia Del Zotto (detenuto in carcere dal dicembre 2017) risulta soltanto parzialmente infermo di mente: era pazzo quando ha deciso di sterminare il parentado, ma era sano di mente quando ha lucidamente pianificato come mettere in atto il suo folle piano di morte. Il giovane era invece totalmente incapace di intendere e di volere per lo psichiatra nominato dalla difesa dell'imputato. Come ha concluso la terza perizia super partes, che potrebbe chiudere con un'assoluzione (ma con la misura di sicurezza del ricovero in una struttura psichiatrica giudiziaria) il processo con il rito abbreviato fissato al 19 novembre. Se così fosse, nessun risarcimento dei danni sarebbe previsto per le parti civili che si sono costituite, la zia sopravvissuta al tallio, Laura Del Zotto e il marito, il figlio di Patrizia Del Zotto (morta invece insieme al padre e alla madre) e la badante.
CronacaNova Milanese,il killer del tallio infermo totale di mente e socialmente pericoloso