ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

I nubifragi di un anno fa a Monza hanno provocato 75 milioni di danni: ad oggi reperito appena qualche milione

Al di là delle operazioni di messa in sicurezza nei giorni dell’emergenza, restano scoperti numerosi interventi sul patrimonio pubblico e privato

Nel luglio 2023 il maltempo ha scoperchiato palazzi e abbattuto oltre 22mila alberi

Nel luglio 2023 il maltempo ha scoperchiato palazzi e abbattuto oltre 22mila alberi

Sono ancora ingentissimi i danni provocati dai nubifragi del luglio dell’anno scorso “scoperti“ da un punto di vista economico, anche se in questi 12 mesi l’amministrazione comunale ha provveduto alla messa in sicurezza delle aree più critiche. Il totale stimato per le riparazioni delle aree danneggiate dai violenti temporali che tra il 21 e il 25 luglio 2023 hanno fatto piombare i monzesi in uno scenario quasi apocalittico è, secondo le rilevazioni della protezione civile, di circa 75 milioni di euro, sommando l’impatto delle perturbazioni sul patrimonio pubblico (tra città e alberi e cascine nel Parco) a quello sulle proprietà private.

Di questi soldi, soltanto qualche milione di euro finora è stato reperito, in parte di tasca comunale, in parte derivato dai fondi statali garantiti dello stato d’emergenza. In ordine, ad avere la priorità sono stati gli interventi di messa in sicurezza delle strade e il ripristino degli edifici pubblici danneggiati. I nubifragi hanno danneggiato soprattutto edifici, giardini e aree verdi, abbattendo 20mila alberi nel Parco e più di 2mila in città.

Piante che spesso hanno causato danni – anche ingenti – a livello urbanistico (soprattutto in recinzioni di edifici pubblici e muri scolastici). Subito dopo gli eventi climatici estremi l’amministrazione comunale ha risposto mettendo in campo, nell’arco di un mese, 16 squadre operative composte da 56 operatori e 6 tecnici, garantendo fin dai primi giorni di emergenza azioni di ripristino per alberi o rami che avevano invaso le strade, e l’eliminazione di rami pericolanti e di alberature schiantate nelle aree verdi. Già prima della fine di agosto era stata ripristinata la fruibilità di circa il 75% delle aree verdi recintate e si era arrivati alla riapertura, il 17 settembre, degli ultimi sette parchi rimasti fino a quel momento inagibili.

A questi interventi hanno fatto seguito i lavori di ripristino degli edifici comunali danneggiati dai temporali e, da un paio di settimane, sono iniziati gli interventi di ristrutturazione del tetto del centro civico di Via Silva - scoperchiato a seguito dei temporali -, per una spesa di 120.330 euro. Per gli interventi urgenti di sgombero di strade e aree pubbliche da detriti, avvenuti fin dai primi giorni per garantire la sicurezza dei cittadini e ripristinare la normale viabilità urbana, la Regione ha riconosciuto - a fronte di una richiesta di 1.531.000 euro - un contributo di 1,4 milioni, derivati dai fonti stanziati dal Governo per lo stato d’emergenza in cui si è trovata la Lombardia dal 4 al 31 luglio 2023.

Per la seconda fase di interventi che, oltre al centro civico di via Silva, include i già ultimati lavori di riparazione dell’Arengario e gli interventi sulle case comunali di via Giotto e alcuni plessi scolastici, il Comune di Monza ha inviato alla Regione la richiesta - ancora in attesa di risposta - di un contributo di 836.554 euro. Per quel che concerne il verde, durante l’inverno sono stati piantati in città 573 alberi in aree verdi e giardini scolastici da parte di diversi operatori economici: 112 dal Servizio di manutenzione del verde pubblico; 294 con il progetto inserito nel programma opere pubbliche “Interventi di sostenibilità ambientale“; 71 con il progetto “Messa a dimora di querce su Viale Stucchi“; 62 con il progetto “Alberi nelle scuole“ e 34 donati da un’associazione con cui è attivo un patto di collaborazione. Mentre l’Ufficio verde urbano sta programmando la messa a dimora di nuovi alberi - circa 500 - per la prossima stagione di piantumazione in inverno.