REDAZIONE MONZA BRIANZA

Nuovi cittadini a Monza: la comunità romena guida il cambiamento

La comunità romena a Monza cresce con 2.100 nuovi cittadini. Elena Rusu e la sua famiglia tra i protagonisti del cambiamento.

Nella chiesa di San Gregorio la comunità romena si ritrova anche per celebrare la propria festa nazionale

Nella chiesa di San Gregorio la comunità romena si ritrova anche per celebrare la propria festa nazionale

Arrivano da Albania, Romania, Bangladesh ed Ecuador alcuni dei nuovi monzesi che hanno appena ricevuto la cittadinanza per naturalizzazione. Tra loro, la comunità romena è la più numerosa con 2.100 persone. Elena Rusu, di origine romena, è in Italia dal 2007 e quest’anno ha ottenuto la cittadinanza italiana. Il marito Adrian Iosip l’ha raggiunta nel 2011. "Ho fatto avanti e indietro dalla Romania per 14 anni – racconta – perché a Birlad, nella nostra città, facevo il vigile del fuoco e mi piaceva molto. Qui in Italia se non hai la cittadinanza non puoi accedere all’impiego nella pubblica amministrazione. Quindi, adesso faccio l’autista di pullmann. È bello anche questo, mi ha permesso di viaggiare tutta l’Europa". Non si volta indietro Elena, ausiliaria nei nidi di Monza: "Sono contenta di stare in Italia, lo faccio per i nostri due figli. Abbiamo fatto sacrifici per ottenere il permesso di soggiorno e una casa. Ma per lavorare nello Stato serve la cittadinanza". Alessandro, 13 anni, studia alla scuola media Zucchi e Maria Angelica 7 anni, alla primaria Munari. Adrian ed Elena tornano in Romania per le vacanze per ritrovare i nonni e insegnare la loro lingua d’origine ai ragazzi, ma la loro vita è a Monza. L’enclave romena ha una sua specificità, è formata da circa 900 uomini di età media di 35 anni e 1.200 donne (età media 40 anni). Il gruppo più numeroso (492 persone) abita a San Rocco, seguito dal quartiere Cederna/Cantalupo (276) e dal quartiere Bonarroti/San Donato (219), Triante (221) e San Biagio/Cazzaniga (226).

Poco più del 30% ha un diploma di scuola superiore (744); il 24% ha un diploma di scuola media inferiore o avviamento professionale (497); 81 hanno un diploma tecnico superiore (Its) oppure una laurea (il 3,8%) e 145 hanno una laurea magistrale o specialistica (7,2%); 125 chi non ha titoli di studio (5,9%). Molti sono cristiani ortodossi praticanti. Per loro il “meeting point“ è la Chiesa di San Gregorio, adiacente allo stadio Sada, un ambiente raccolto e confortevole in cui celebrare le funzioni religiose, ritrovarsi e fare festa. Come ogni 30 novembre, festa di Sant’Andrea apostolo, patrono dell’ortodossia e 1 dicembre festa nazionale romena, celebrata con abiti e danze tradizionali e piatti tipici.

C.B.