È una ciclabile che spunta dal passato, non a caso si chiama “Strada Ritrovata“, il percorso per una passeggiata ideale da concedersi in questa lunga pausa agostana, soprattutto se si resta in città. Il Parco Agricolo Nord Est ha appena finito il recupero del sentiero romanico-medievale: un chilometro e mezzo immerso nelle campagne fra Moriano di Vimercate e Cascina Rossino a Ornago, una cartolina, tipico paesaggio lombardo, un’oasi di pace e bellezza. L’antico tracciato è stato così restituito al pubblico, "un intervento di recupero storico, che ha voluto rendere omaggio alla tradizionale tecnica delle “risciade“, strade campestri acciottolate di sassi tondi di fiume, di cui sono stati trovati resti nel corso dei lavori", spiegano dall’area protetta. Il richiamo è forte anche per altre suggestioni, "la strada potrebbe seguire l’antico tracciato tra Vimercate e Trezzo sull’Adda, risalendo così ancora più indietro nel tempo", raccontano. Una camminata guidata dal presidente Silvano Brambilla e da appassionati ha inaugurato ufficialmente il ritorno al pubblico dell’itinerario fra vecchie aie e alvei formati al termine dei periodi glaciali.
Una vera macchina del tempo, che ha conservato tracce delle origini del territorio, un album da sfogliare e insieme un elogio alla lentezza. "È un’opera che farà diventare questo punto centrale e non periferia, perché la gente si possa riappropriare del verde che ha intorno e lo sappia valorizzare", sottolinea Brambilla. All’accesso del sentiero da Moriano i visitatori sono accolti da un murale, nel sottopassaggio della provinciale, realizzato dalla cooperativa Aeris "per simboleggiare il trionfo della natura sul cemento". "È un nuovo percorso che collega i nostri territori e che rientra in un disegno più ampio, che ha proprio questo obiettivo", rimarca Daniel Siccardi, primo cittadino di Ornago. Ma potrebbe durare poco: qui passerà Pedemontana. E per criticare la tratta “D breve“, otto corsie, quattro per senso di marcia da Vimercate ad Agrate, al centro della Strada Ritrovata è stata installata una panchina. "Un modo per fare capire a tutti che abbiamo una riserva che va custodita. L’autostrada deturperà un’area già satura", dicono. Terreni e verde cancellati, secondo il progetto in itinere, dal nuovo cantiere.